Cronaca & Attualità
La Polizia arresta 3 stranieri destinatari di provvedimenti restrittivi
A finire nei guai un rumeno, un ghanese e un nigeriano
UDINE – La Polizia di Stato di Udine, negli ultimi giorni, ha tratto in arresto tre cittadini stranieri destinatari di provvedimenti restrittivi.
Il primo dispositivo è stato eseguito nei confronti di un 22enne rumeno, residente da molti anni in città, che è stato tratto in arresto in esecuzione a un ordine di carcerazione della Procura di Udine per l’espiazione di una pena di 2 anni e 2 mesi di reclusione, a seguito della condanna per violenza privata e lesioni, posti in essere a maggio 2016 a Udine nei confronti di una giovane ragazza a cui, all’epoca dei fatti, era legato sentimentalmente.
Il secondo provvedimento ha riguardato un 31enne cittadino ghanese, titolare di soggiorno, residente a Pordenone ma domiciliato a Udine per motivi lavorativi. L’uomo è stato tratto in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione della Procura di Pordenone per l’espiazione di una pena di 1 anno, 8 mesi e 15 giorni di reclusione, per più condanne per resistenza a Pubblico Ufficiale, rifiuto di fornire le generalità e furto, reati commessi a Pordenone nel 2011 e nel 2015.
Il terzo arresto ha riguardato un 30enne cittadino nigeriano, destinatario di un mandato di arresto europeo da parte dell’autorità giudiziaria austriaca (Tribunale di Wels). Il provvedimento veniva disposto in quanto l’interessato, che in Italia è titolare di soggiorno ed è residente a Udine con la famiglia, risulta indagato per truffa, unitamente a un altro connazionale, che si trova nella nazione di origine. L’investigazione delle Autorità austriache ha permesso di acquisire elementi probatori, per quanto riguarda la truffa perpetrata nei confronti di alcune donne austriache, che il secondo soggetto contattava, fingendo di essere tedesco; sostenendo di avere delle problematiche, le induceva a inviargli del denaro. I proventi venivano poi reinvestiti per l’acquisito di alcolici, successivamente trasferiti in Nigeria con la collaborazione del primo.
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