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Infoibati definiti “fascisti”: lo sdegno della politica

Condanna unanime dalle forze di centrodestra e di centrosinistra. Parole dure di Fontanini, Fedriga, Meloni e Shaurli

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UDINE – “L’atto vandalico compiuto nel corso della notte al Parco Martiri delle Foibe dimostra ancora una volta che la mancanza di conoscenza della storia e l’ignoranza che ne consegue sono un problema che è ancora lontano dall’essere estirpato”. Lo dichiara il sindaco di Udine Pietro Fontanini. Parole di sdegno sono arrivate un po’ da tutte le forze politiche, di centrodestra e di centrosinistra.

LA CONDANNA DI FONTANINI – “Evidentemente la chiarezza fatta negli ultimi anni sulla tragica pagina delle foibe, dopo decenni in cui si è dato spazio solo ed esclusivamente a una storiografia di matrice ideologica e tesa alla mistificazione e al negazionismo di quanto accaduto, non è ancora sufficiente. Finché ci saranno studiosi e storici disposti a sacrificare la realtà dei fatti sull’altare dell’appartenenza politica, per esempio facendo passare l’idea che gli infoibati fossero tutti fascisti, non ci sarà memoria e qualche ignorante si sentirà legittimato a compiere gesti come quello di oggi”. “Nell’augurarmi che prima o poi si riescano a raggiungere equilibrio e serenità nell’interpretazione dei fatti avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale al confine orientale, non posso che esprimere la vicinanza mia e dell’Amministrazione che rappresento ai parenti di coloro che hanno trovato la morte nelle foibe, la cui memoria va difesa senza compromessi”, conclude Fontanini.

LO SDEGNO DI FEDRIGA E MELONI – “La tragedia delle foibe è un monito permanente per le generazioni presenti e future e un patrimonio doloroso che va custodito da tutta la comunità regionale e nazionale”.
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. “Suscitano perciò condanna e sdegno – ha aggiunto Fedriga – i gesti che scaturiscono dall’ignoranza della storia o che, come nel caso degli atti vandalici perpetrati la notte scorsa nel parco di Udine, traducono la stupidità in violenza”. “Osservare il rispetto, alimentare il ricordo e stimolare lo studio delle vicende sconvolgenti del secolo passato è ciò a cui siamo chiamati, cittadini e istituzioni, per scongiurare un atteggiamento passivo rispetto ai trascorsi più duri della nostra storia e per dare un senso al martirio degli innocenti che furono travolti dalla cieca violenza nutrita dall’odio etnico e dal fanatismo ideologico”. Giorgia Meloni, leader di FdI, affida a Facebook il suo commnento: “Imbrattato a Udine il cartello del parco dei ‘Martiri delle foibe’. Ma quanto si può essere miserabili e codardi per oltraggiare così la memoria di migliaia di nostri connazionali trucidati?”

LE PAROLE DI SHAURLI – “Da questa terra, che ha patito immani sofferenze, dovrebbero giungere messaggi di tolleranza e riconciliazione, e invece per qualcuno è un luogo dove continuare con la violenza e le opposte intolleranze. Noi condanneremo sempre esaltati o negazionisti di ogni sorta”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando gli episodi avvenuti a Trieste, dove la Sinagoga è stata danneggiata, e a Udine, dove è stata imbrattato la segnaletica che indica il parco Martiri delle Foibe. “Per tutti dovrebbe essere arrivato il momento – continua Shaurli – di capire i rischi di ‘fare il tifo’ da destra o da sinistra quando avvengono simili sfregi, non a semplici monumenti ma a luoghi di preghiera, simboli di pace, di memoria e civiltà. Punti di riferimento per tutti devono essere i valori costituzionali e le leggi dello Stato, e per questi – conclude – non c’è spazio per fascismi, antisemitismo o disprezzo per esuli e infoibati”.

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