Politica
Honsell (OpenFVG): “Su Covid-19 sbagliate le ulteriori restrizioni di Fedriga”
Per il consigliere regionale “la sfida al Coronavirus va affrontata con le armi della ragionevolezza e non con quelle della propaganda”
UDINE – “Come sistema Paese siamo riusciti ad affrontare gli anni di piombo senza eccessive limitazioni alle libertà costituzionali e, come sistema Regione, abbiamo affrontato e vinto la sfida della ricostruzione post-terremoto puntando sulla collaborazione e sullo spirito di comunità di amministratori e cittadini. La sfida al Coronavirus è molto diversa e più subdola, ma va affrontata con le armi della ragionevolezza e non con quelle della propaganda”.
Lo evidenzia in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, relativamente agli ultimi provvedimenti restrittivi assunti dal governatore Massimiliano Fedriga per il Friuli Venezia Giulia ai fini di contrastare l’emergenza da Covid-19.
“Il doveroso senso di collaborazione e disponibilità al dialogo nei confronti della Giunta regionale – scrive ancora Honsell nel suo comunicato – non può in alcun modo trasformarsi in una acritica accettazione di qualsiasi decisione venga adottata. Viviamo in tempi di emergenza. Siamo tutti preoccupati per le persone più fragili, per i nostri cari, e per noi stessi, per il destino del nostro lavoro e del nostro territorio ma, soprattutto, nei tempi di crisi, non possiamo perdere di vista il quadro generale”.
“L’ordinanza di Fedriga, che limita ulteriormente la libertà di movimento e di circolazione dei residenti in regione, è sbagliata per diversi motivi. Innanzitutto non ritengo opportuno che i presidenti di Regione continuino a muoversi autonomamente rispetto al Governo – spiega l’esponente del Centrosinistra -. Inoltre, limitare ulteriormente la libertà dei cittadini eliminando anche la semplice possibilità di passeggiare all’aria aperta lungo le strade vuote delle nostre città, è una scelta di dubbia legittimità democratica e, probabilmente, negativa dal punto di vista della salute”.
“L’isolamento è necessario alla salute ma anche il movimento quotidiano lo è, soprattutto per gli anziani o le persone fisicamente deboli. Gli anziani – sostiene Honsell – hanno bisogno di movimento, anche per non compromettere l’autonomia residua; le persone sovrappeso o malate di cuore hanno bisogno di movimento quotidiano e costante; i bambini hanno bisogno di movimento. Sono tutte esigenze reali, che non comportano necessariamente la creazione di assembramenti e che non vanno affrontate con ordinanze muscolari”.
“Questa crisi – prosegue il consigliere – dovrebbe imporre a tutti, in particolare a chi ha responsabilità di governo, di guardare in faccia la realtà e rendersi conto dei danni fatti da 30 anni di politiche neoliberiste che hanno sempre affrontato il tema della salute dei cittadini solo in base alla dimensione contabile, lasciando in secondo piano le necessarie riflessioni sui mutati bisogni di una società sempre più anziana e parcellizzata”.
“Questa riflessione – sottolinea Honsell – dovrebbero farla in particolare i partiti di Centrodestra e soprattutto la Lega: quante volte in questi anni hanno incitato i cittadini e gli amministratori locali a non rispettare le regole decise da Governi che a loro non piacevano, quante volte si è invitato alla violazione delle norme europee, allo sciopero fiscale, a disapplicare questa o quella riforma? Se oggi molti cittadini sono poco attenti nel rispettare le decisioni adottate ai diversi livelli – è la conclusione del consigliere di Open Sinistra Fvg – lo si deve anche a troppi anni di sistematico abbattimento dello spirito di solidarietà repubblicana che deve travalicare le divisioni del momento”.
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maroè norino
22 Marzo 2020 at 09:20
Parole sante ,ma purtroppo è sempre il vicino il capro espiatorio!!! Solidarietà , è un fatto dimenticato . Si va a messa ma se il parroco affronta il caso degli extra comunitari non si va neppure più alle funzioni ……
Pensare al buon senso (nessuno fa più figli se non uno, e all’età di 40 anni) dopo in tarda età si chiede ai… al.. figlio vicinanza, affetto, e disponibilità. Ma l’esempio della carità (parola dimenticata!!! dov’è) solo chi come mè e altri emigranti con tanti anni di estero sanno cos’è la parola segregazione .Non diciamo male dei paesi che ci anno accolto dei quali possiamo solo dire grazie ma vorremmo che prima di aprire la bocca CERTI POLITICI Adoperassero IL CERVELLO!!! Ma penso che sia troppo chiedere.