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Economia & Lavoro

L’appello delle pasticcerie artigianali: “Liberiamo le colombe”

“Chiediamo ai rappresentanti del Governo sul territorio di consentire alle pasticcerie di vendere il prodotto confezionato”

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UDINE – “Liberiamo le colombe”. E’ l’appello lanciato alla vigilia della Pasqua delle pasticcerie artigianali ai Prefetti per chiedere di restituire a queste attività di produzione, discriminate dal Dpcm dell’11 marzo che le ha assimilate agli esercenti obbligandole alla chiusura, la facoltà di riaprire i battenti. Partita da Confartigianato nazionale, l’azione sindacale è rimbalzata in Fvg dalla Federazione regionale e dalle territoriali verso le tante imprese del settore che stanno inviando decine e decine di lettere ai Prefetti.

Appello alle Prefetture. “Chiediamo ai rappresentanti del Governo sul territorio di consentire alle pasticcerie di vendere il prodotto confezionato – spiega il consigliere nazionale delle aziende dolciarie di Confartigianato, Giorgio Venudo – dando loro la possibilità di salvare il fatturato viceversa condannato a subire ingenti perdite. La ratio del Dpcm, volta ad impedire eventuali assembramenti nei locali dove si svolge l’attività, è stata erroneamente interpretata nel caso delle pasticcerie perché nella maggior parte sei casi non c’è consumo sul posto ma semplice asporto. Nel rispetto delle misure di prevenzione – continua Venudo – lo stesso Dpcm consente infatti ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio la prosecuzione dell’attività, anche con asportazione di prodotti analoghi, prevalentemente industriali, a quelli realizzati dalle imprese artigiane e questa – conclude il capo categoria – è una palese discriminazione nei confronti delle piccole aziende artigiane, pasticcerie ma anche gelaterie, pizzerie al taglio e rosticcerie, che in questo periodo dell’anno realizzano buona parte del loro giro d’affari. Ribadisco quindi la nostra richiesta ai Prefetti: equiparino subito l’attività artigiana di vendita per asporto a quella prettamente commerciale”.

Fatturati a rischio. Se la richiesta non dovesse essere accolta il danno stimato dall’Ufficio studi dell’associazione per il mese di aprile sarebbe in Fvg di ben 14 milioni di euro: 12 di mancati incassi, 2 di materie deperibili acquistate prima del blocco e rimaste inutilizzate. A chiedere la liberazione delle colombe (e delle uova di cioccolato) in regione sono 375 imprese artigiane, che rappresentano l’88,8% del totale delle imprese del settore e danno lavoro a circa 1.600 addetti. Un piccolo esercito che nell’ultimo mese ha dovuto, suo malgrado, rispettare lo stop cercando strade alternative per garantirsi un minimo di attività residua. Che fare? Con l’aiuto di Confartigianato-Imprese Udine diverse pasticcerie, ma anche gelaterie, rosticcerie, pizzerie – tutte ugualmente penalizzate dal Dpcm – hanno messo in piedi una rete di consegna a domicilio per far arrivare direttamente a casa di clienti vecchi e nuovi i propri prodotti.

Pronto a tavola. Così si chiama il progetto costruito in pochi giorni dall’associazione di categoria. E’ bastato pubblicare sul sito internet la richiesta di segnalare il proprio servizio perché decine di imprese si facessero avanti, una dopo l’altra, costruendo un’articolata rete di servizi a domicilio che è in costante aggiornamento e conta su pizzerie al taglio, gastronomie e rosticcerie, ma anche pasticcerie e produttori dolciari che possono effettuare consegne a domicilio del loro prodotti.

“Anche in un periodo di emergenza come questo – afferma il presidente di Confartigianato-Imprese Udine ed Fvg, Graziano Tilatti – le imprese artigiane restano al fianco delle famiglie e delle persone che sono ancora al lavoro fornendo cibo e pasti a domicilio”. Della rete fanno parte ben 47 attività di cui 22 votate a dolci e ai prodotti da forno, 13 gelaterie, 3 pizze al taglio e 11 tra rosticcerie e gastronomie, ma altre possono ancora aderire. Insomma, con una semplice telefonata ci si può far recapitare tutto quel che serve alla tavola di Pasqua e Pasquetta, anche in tempi di Covid-19: dalle colombe alle uova di cioccolato passando per primi, secondi, contorni e dolci, gelato compreso. L’elenco completo delle attività che effettuano il delivery si può consultare sul sito dell’associazione www.confartigianatoudine.com dove oltre ai contatti telefonici si trovano anche i paesi raggiunti dal servizio.

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