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Economia & Lavoro

Coronavirus: linee guida agli operatori del turismo per la gestione delle caparre

Si tratta di un documento messo a punto da PromoTurismo Fvg assieme ad altre realtà del territorio

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UDINE – La Regione ha fornito a tutti gli operatori turistici le linee guida per la gestione della relazione con il cliente sul tema delle caparre. Come spiega l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, “si tratta di un documento messo a punto da PromoTurismo Fvg assieme ad altre realtà del territorio, per dare linee guida operative rispetto ad un tema di marketing molto delicato, quale la relazione con i turisti e i clienti già conquistati, ma che ora non possono fruire della vacanza in Friuli Venezia Giulia così come l’avevano programmata”.

“In assenza di una definizione chiara da parte del governo sui tempi e sui modi della ripartenza del comparto turistico – ha evidenziato l’assessore – la Regione ha ritenuto fondamentale fornire almeno agli operatori turistici una sorta di protocollo con l’obiettivo di mantenere le relazioni già avviate con i turisti e salvaguardare parte della domanda”. Il governo, infatti, all’articolo 28 del decreto-legge n. 9 del 2020 (Cura Italia) ha introdotto lo strumento del voucher come riconoscimento di un credito di cui potranno beneficiare i soggetti che hanno prenotato soggiorni, direttamente o tramite agenzia di viaggio o portale di prenotazioni, e che si trovano in una delle condizioni di impossibilità previste dalla norma. “Il voucher però non è lo strumento adeguato per salvaguardare le prenotazioni in questa stagione” è il commento di Bini che ha aggiunto “il comparto sarà inoltre chiamato a re-immaginare tutta l’offerta turistica così come l’abbiamo fin qui pensata”. Lo strumento è frutto di un lavoro congiunto con Consorzio Lignano Holiday, Tavolo Tassa di soggiorno di Lignano Sabbiadoro, Consorzio Grado Turismo, Grado in rete, Tavolo Tassa di soggiorno di Grado, Tavolo Tassa di soggiorno di Trieste, Federalberghi e PromoTurismo Fvg.

Le linee guida fornite suggeriscono un modus operandi alternativo al voucher che si articola in diverse fasi: innanzitutto, proporre al cliente un rinvio della decisione di cancellare la prenotazione, in attesa di capire le dinamiche della stagione in arrivo con la promessa di risentirlo in caso di novità; quindi, mantenere le prenotazioni proponendo policy di cancellazioni più morbide e flessibili, soprattutto per le prenotazioni previste nel cuore della stagione o successivamente; riproteggere la vacanza per un periodo superiore all’anno, allungando la validità del voucher fino al termine della stagione estiva 2021 o anche fine 2021; riprogrammare la vacanza il prossimo anno abbinando un benefit aggiuntivo; riprogrammare la vacanza il prossimo anno aumentando il valore della caparra concordata; rimborsare il soggiorno come ultima alternativa nel momento in cui la vacanza non sia possibile e sempre a discrezione della struttura ricettiva, curando la modalità di risposta.

“Ovviamente ancora maggiore attenzione va riservata al target rappresentato da tour operator e agenzie di viaggi – ha aggiunto Bini – e sarà importante anche rivisitare il prodotto turistico, per farci trovare pronti quando ci sarà la ripartenza. Allo stesso modo, quando alcuni aspetti legati alla tutela della salute saranno più chiari, predisporremo delle linee guida anche per le spiagge e gli alberghi”.

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