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Coronavirus: il Fvg punta sul Tpl nei tragitti casa-lavoro

L’obiettivo della Regione è incentivare l’uso del trasporto pubblico locale nella Fase 2 dell’emergenza

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Autista di bus

UDINE – Un questionario predisposto dalla Regione e somministrato attraverso i datori di lavoro servirà a mappare i tragitti casa-lavoro per adattare le esigenze della ripartenza dell’economia con l’utilizzo dei trasporti pubblici.
È la proposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, a seguito di un confronto svoltosi con i rappresentanti regionali di industria e imprese (Confindustria Udine, Confindustria Alto Adriatico, Api e Confartigianato) e con i vertici delle quattro aziende regionali di trasporto pubblico (Trieste Trasporti, Apt Gorizia, Atap Pordenone e Saf).

“Il questionario – ha spiegato Pizzimenti – sarà redatto congiuntamente da Regione e aziende del Tpl e servirà a raccogliere i dati necessari a rimodulare i servizi di trasporto pubblico locale in funzione della copertura dei tragitti da e verso i principali poli aziendali e aree industriali, secondo quelle che saranno le fasce orarie dei turni e degli scaglioni di riapertura”. “L’obiettivo della Regione è incentivare l’uso del trasporto pubblico locale nella Fase 2 dell’emergenza sia per scongiurare l’eccessivo ricorso all’automobile, sia per dare un servizio che garantisca sicurezza ai lavoratori” ha aggiunto l’assessore. Con questo obiettivo Pizzimenti, sempre nella giornata odierna, ha fatto visita alla Fincantieri per concordare una riorganizzazione del trasporto pubblico maggiormente rispondente alle diverse fasi di riapertura del polo cantieristico.

“I mezzi pubblici, nel rispetto delle linee guida che saranno proposte dal Governo – ha detto l’assessore regionale –
consentiranno di garantire maggiore sicurezza nei tragitti casa-lavoro, unitamente alle disposizioni di controllo sanitario che verranno messe in atto dalle aziende all’ingresso, all’uscita e durante lo svolgimento dell’attività lavorativa”.
Secondo Pizzimenti “il tema della mobilità è centrale nell’organizzazione della ripartenza delle attività produttive così come lo sarà alla riapertura delle scuole”.
Le aziende di trasporto, dal canto loro, si sono rese disponibili, laddove il numero di utenti lo consenta, a
organizzare linee dedicate e tratte flessibili. Attualmente il criterio individuato per l’utilizzo dei mezzi pubblici prevede una capienza limitata ad una persona per metro quadro, che potrebbe essere estesa a due persone per metro quadro nella fase 2, con il ricorso all’utilizzo rigoroso dei dispositivi di sicurezza personale.

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