Economia & Lavoro
Confcommercio Fvg: petizione online a Fedriga per una riapertura anticipata
«In sicurezza, ma ripartiamo!», è la sintesi di un testo in cui si ricorda come per settimane negozi, bar, ristoranti, alberghi, palestre, professionisti, agenzie di viaggio sono rimasti in silenziosa attesa
UDINE – Una petizione per chiedere al presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga di «far valere a Roma le ragioni di un territorio che può e deve poter riaprire le imprese del terziario prima delle date fissate dal Governo». L’iniziativa, sulla piattaforma change.org, è della Confcommercio Fvg, che fa seguito alla denuncia di ieri sulle anticipazioni del premier Conte in merito alla Fase 2, a partire dal 4 maggio, «un’agenda folle», secondo l’associazione di rappresentanza del commercio, del turismo e dei servizi.
«In sicurezza, ma ripartiamo!», è la sintesi di un testo in cui si ricorda come per settimane negozi, bar, ristoranti, alberghi, palestre, professionisti, agenzie di viaggio sono rimasti in silenziosa attesa di poter riaprire e si ritrovano invece ora con una prospettiva di chiusura prolungata al 18 maggio e addirittura al 1 giugno per le attività di ristorazione e pubblico esercizio. «L’ultima mazzata – si legge – davanti a redditi azzerati, posti di lavoro a rischio, una primavera persa e un’estate che perderemo, soprattutto per chi opera nelle località turistiche. Tutto questo dopo che abbiamo dato totale garanzia di essere pronti a riaprire in sicurezza, con tutte le precauzioni del caso».
Di qui l’appello al governatore Fedriga, «che ha capito immediatamente la disperazione di migliaia di imprenditori e collaboratori. Attraverso questa petizione – è l’invito finale a firmare su change.org – aiutateci a fare arrivare alle istituzioni la voce di aziende che vogliono lavorare, ma rischiano invece di morire».
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franz tiziano
29 Aprile 2020 at 20:56
Dobbiamo far sentire la nostra voce aprire tutte le attivita subito e in sicurezza specialmente in friuli che siamo stati qppena sfiorati, prima che la situazione peggiori