Cronaca & Attualità
Sicurezza, Roberti: “Più controlli per i richiedenti asilo in quarantena”
I flussi della rotta balcanica rischiano di avere ripercussioni sanitarie
UDINE – “La situazione risulta non accettabile: il Governo faccia usare i droni non per multare chi dopo due mesi di quarantena va a farsi una camminata nei boschi, ma per chi da quei boschi entra illegalmente nel territorio nazionale e predisponga misure drastiche per fermare l’andirivieni incontrollato dai campi e punisca chi trasgredisce le regole”. Lo sottolinea l’assessore regionale alla Sicurezza del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, rilevando come nelle ultime ore “diversi cittadini abbiano segnalato un continuo andirivieni dai centri nei quali sono stati posti i richiedenti asilo in isolamento domiciliare, così come previsto dal dpcm per chi proviene dall’estero”.
“Pare del tutto evidente – prosegue Roberti – che il ministero dell’Interno abbia scaricato su Trieste il peso di un flusso che evidentemente non vuole controllare e che, se è sempre stato dannoso e pericoloso per la nostra regione, oggi diventa anche un problema sanitario con la necessità di reperire strutture per alloggiare i nuovi arrivati. Si è arrivati, pure, nel disinteresse totale del Viminale, ad allestire vere e proprie tendopoli dove far svolgere il periodo di quarantena”.
“Queste segnalazioni – osserva ancora l’assessore – rendono evidente che, oltre a scaricare sul territorio il problema migratorio, si mette a rischio la salute pubblica dei triestini posta la totale negligenza al rispetto delle nostre leggi da parte di queste persone quando i triestini, al contrario, con comportamenti esemplari hanno rispettato appieno le regole dettate dai dpcm e dalle ordinanze contribuendo a fare del Friuli Venezia Giulia una regione con risultati ottimi sul fronte del contenimento del virus”.
Roberti chiede perciò al ministro di disporre maggiori forze sul territorio, di agire sui Paesi della rotta balcanica per fermare i flussi e adottare misure drastiche per quei richiedenti asilo che infrangono i dettami del dpcm.
Infine, l’assessore chiede al Prefetto, per quanto di sua competenza, “anche una verifica sui gestori per capire se, consentendo che ospiti posti in quarantena siano usciti dal centro, abbiano rispettato gli obblighi contrattuali”.
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Michele Marcolin
11 Maggio 2020 at 06:50
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