Gorizia
Pd-5S-IV chiedono di rinegoziare i patti finanziari tra Stato e Regione Fvg
Una lettera è già stata spedita al ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri
UDINE – “Una congrua riduzione del contributo per gli esercizi 2020 e 2021 e soprattutto la concessione al Fvg di tutti gli spazi e strumenti necessari per una forte stagione di investimenti a favore del tessuto economico regionale”. E’ quanto chiedono i parlamentari del Pd la deputata Debora Serracchiani e la senatrice Tatjana Rojc, per il M5S i deputati Luca Sut e Sabrina De Carlo, per IV il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, in una lettera già spedita al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, e per conoscenza al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia. Il contenuto della lettera è stato illustrato stamane nel corso di una conferenza stampa.
I parlamentari pongono la “pressante questione dell’attualizzazione del patto finanziario tra lo Stato e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia” che sarebbe “pienamente legittima in considerazione della situazione di emergenza economica”. La richiesta è di attivare “quanto prima un tavolo con la Regione Fvg per analizzare la nuova situazione, verificare gli scostamenti, stimare le conseguenze del minor gettito atteso rispetto le essenziali funzioni garantite direttamente dalla Regione ai cittadini del Fvg e valutarne gli effetti rispetto agli importi previsti nel Patto”.
“Nelle ultime ore – segnalano i parlamentari – i toni si sono accesi e le posizioni rischiano di radicalizzarsi, forse a guadagno di interessi di parte ma sicuramente a danno dell’interesse comune di collaborare all’esito di un accordo”. “Riteniamo che con lo spirito di unità che deve contraddistinguere tutte le Istituzioni – ha spiegato Serracchiani – sia necessario ragionare insieme, e lo si può fare sulla base degli strumenti che abbiamo a disposizione, cioè la clausola di salvaguardia. Questo è l’atteggiamento che deve essere tenuto, mentre tutto il resto è propaganda che non può interessarci. La lettera – ha precisato – serve ad avviare un percorso di dialogo”.
La senatrice Rojc ha ricordato che “in una gravissima emergenza, l’opposizione regionale ha dichiarato la volontà di collaborare”, deprecando un’impostazione della Giunta Fedriga “strumentale che porterebbe alla rottura con il Governo per essere utilizzato poi come propaganda scaricando la colpa della crisi su chi della crisi si occupa con serietà”. Il deputato Sut ha ribadito che “dobbiamo dimostrare unità e puntare sul dialogo non sui proclami” e ha indicato che “già una prima risposta la diamo con il dl Rilancio in cui è previsto un fondo di 3,5 mld per il ristoro degli Enti locali e di 1,5 mld, di cui una parte è destinata alle Regioni speciali”.
Sabrina De Carlo ha rimarcato che “serve compattezza e unità nazionale” e ha definito “incomprensibili gli aut aut fatti attraverso appelli a non votare decreti che presentano misure urgenti e necessari per i territori”. “La lettera – ha aggiunto Serracchiani – è aperta alla firma di altri parlamentari della Regione. Noi siamo partiti in quanto abbiamo l’onere della responsabilità politica del governo nazionale, ma la firma di altri parlamentari sarebbe un segnale positivo e – ha concluso – rafforzerebbe questa iniziativa la logica dell’unità d’intenti”.
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