Cronaca & Attualità
A zig zag tra le auto: motociclista bloccato dalla Polizia
L’uomo ha messo a dura prova gli agenti della stradale
PALMANOVA – Nella mattinata di lunedì 18 maggio una pattuglia della Polstrada di Udine, mentre era intenta a effettuare un posto di controllo sulla strada regionale 352, notava l’avvicinarsi a grande velocità di un motociclo. Il mezzo ha attirato l’attenzione degli agenti in quanto effettuava repentini sorpassi ai veicoli che lo precedeva nonostante la manovra fosse vietata nel tratto di strada percorso.
Gli agenti quindi, hanno cercato di bloccarlo per un controllo, intimandoli l’alt. Il centauro però ha tentato la fuga accelerando la marcia e allontanandosi. I poliziotti quindi si sono immediatamente posti all’ inseguimento della persona che veniva fermata poco più avanti alle porte della cittadina di Palmanova. Subito il motociclista appariva agli operatori in forte stato confusionale, veniva invitato quindi, con le dovute cautele, a scendere dal veicolo per fornire le generalità. Nel frattempo giungeva sul posto anche un parente del motociclista raccontando agli operatori che quest’ultimo soffriva di bipolarismo e al momento era in preda a una grave crisi. Improvvisamente la persona iniziava a colpire a pugni serrati un palo della segnaletica stradale e a inveire contro il congiunto e gli operatori minacciandoli dapprima e infine sputandogli addosso.
Il motociclista a questo punto era diventato ingestibile e sul posto oltre alla Guardia di Finanza, data la difficoltà della gestione del soggetto e con l’intento di evitare una colluttazione che avrebbe avuto conseguenze potenzialmente molto gravi sia per il personale di polizia, che per il controllato, visti anche i precedenti casi in cui era rimasto coinvolto con ferimento di diversi operatori di polizia, il personale della Stradale di Udine chiedeva l’ausilio del personale della Sottosezione di Palmanova che accorreva immediatamente ed anche del personale della Questura di Udine. Fortunatamente grazie alla capacità di mediazione del personale operante si riusciva a evitare la colluttazione e qualunque misura coercitiva nei confronti del soggetto in evidente stato di alterazione, che accettava essere accompagnato all’ospedale di Palmanova per gli accertamenti del caso. Tra gli accordi per ottenerne la collaborazione gli operatori di polizia promettevano al soggetto di occuparsi con cura della sua moto, cosa che gli interessava particolarmente e che lo agitava molto, così conducevano loro stessi il veicolo presso il reparto autostradale di Palmanova dove veniva custodito per essere poi messo a disposizione del fratello nelle ore successive. Come detto il soggetto si portava con l’ambulanza presso l’Ospedale di Palmanova sempre scortato dai poliziotti della stradale e della finanza e lì veniva sedato pesantemente. Finito l’effetto dei medicinali l’uomo si allontanava dal nosocomio, per essere rintracciato nuovamente e trasportato con un’ambulanza all’ospedale di Udine.
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