Cronaca & Attualità
Centri estivi, Venanzi e Meloni: “Udine da capofila a fanalino di coda”
“Quest’oggi apprendiamo con amarezza che non solo la giunta non ha ancora un piano definitivo da condividere con le associazioni e il terzo settore”
UDINE – “Dai buoni propositi di diventare capofila a fanalino di coda: questo è quanto sta avvenendo a Udine in tema di centri estivi. Stiamo perdendo tempo prezioso per le famiglie della nostra città”. Lo affermano il Capogruppo Pd Alessandro Venanzi e la Consigliera Eleonora Meloni, commentando l’immobilismo della giunta Fontanini sul punto.
“Siamo giunti alla fine del mese di maggio, ma ad oggi la giunta non ha ancora definito un piano per l’apertura dei centri estivi: non una data certa per l’avvio delle iscrizioni, non una tempistica e definizione degli spazi che si vorranno utilizzare. Non solo: si aspetta che da un routinario confronto con le scuole paritarie emergano proposte, per iniziare in seconda battuta a pensare che cosa fare. In tutto questo chi pensa alle famiglie? Ai genitori che si trovano a dover scegliere tra casa e lavoro?” “È dall’inizio di questa emergenza – proseguono i consiglieri – che rappresentiamo al Comune la necessità di dare prontamente risposte alle famiglie udinesi. Abbiamo depositato in Consiglio comunale proposte concrete e – in ultima istanza – è stata approvata all’unanimità una mozione condivisa, per sancire l’impegno di questa amministrazione nei confronti dei più piccoli.
“Quest’oggi apprendiamo con amarezza che non solo la giunta non ha ancora un piano definitivo da condividere con le associazioni e il terzo settore, ma che rischiamo di diventare il fanalino di coda a livello regionale (il Comune di Palmanova è solo l’ultimo esempio, in ordine temporale, di una seria e concreta pianificazione in tema di centri estivi). Al netto delle linee che si dovranno seguire in materia di sicurezza sanitaria (sanificazioni, tamponi agli operatori,..) una volta di più si palesa l’immobilismo e la mancanza di pianificazione di questa giunta. “Segnaliamo a Fontanini che altri colleghi Sindaci non hanno incrociato le braccia, attendendo segnali epifanici, ma si sono adoperati e hanno definito concretamente modalità di iscrizione e gestione dei centri estivi. È un situazione imbarazzante per un Comune importante come il nostro, che da Capitale del Friuli si candida a diventare il fanalino di coda” concludono Venanzi e Meloni.
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