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In disocteca a nome “centro stupri”: scoppia la polemica

La Digos della Questura di Udine ha avviato un’indagine

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UDINE – Si sono fatti riservare un tavolo in discoteca a nome “centro stupri” per festeggiare il compleanno di uno di loro. E nel corso della serata si sono ripresi con i loro smartphone, esibendo anche il cartellino con la scritta e vantandosi. Poi hanno postato tutto sui social. La Digos della Questura di Udine ha avviato un’indagine.

Protagonisti sette ragazzi friulani che già nei giorni scorsi avevano diffuso online alcune foto di loro che indossavano t-shirt con la stessa scritta. Un gesto che ha fatto indignare il popolo del web. E’ accaduto a Lignano Sabbiadoro lo scorso sabato sera. Il cartellino è stato rimosso dal tavolo dai gestori del locale, non appena il video ha cominciato a circolare. Dopo un primo botta e risposta (anche con frasi sessiste e razziste) alle critiche ricevute via web, i ragazzi, a distanza di qualche giorno, si sono scusati per la “bravata”.

“Tenere alta la guardia e non liquidare queste cose come fossero ragazzate. Bisogna richiamare i nostri figli sulla gravità delle loro azioni”. E’ l’appello che Pina Rifiorati, avvocata di diritto di famiglia e presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Udine, rivolge ai genitori dopo quanto accaduto

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Fischia qua

    25 Giugno 2020 at 05:16

    È assurdo che per fatti molto più gravi non si facciano mai nomi e cognomi. Molto più facile colpire gente che non viene a cercarti a casa con la pistola.
    Gli zingari non sono mai nominati se non con le iniziali.
    Ridicoli conigli

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