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Eventi & Cultura

Si chiude Grado Jazz – coraggio edition, con 3500 presenze

Fresu e Bollani solite certezze, Alessio Velliscig promosso, Alex Britti a proprio agio nel mondo del jazz e la piccola delusione Marcotulli-Civello per una rassegna quasi tutta made in Italy

Massi Boscarol

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foto: Angelo Salvin

GRADO – Aiutati che Dio ti aiuta. Così Grado Jazz by Udin&Jazz coraggio edition si cucca una bella cinque giorni di sole assoluto & temperature tropicali e se, nella conferenza stampa di presentazione, Giancarlo Velliscig aveva anticipato <<mi hanno consigliato di prendermi un anno di ferie, ma sentivo che questo era un dovere verso il pubblico>>, si può certo affermare che quel pubblico non lo ha deluso perchè dall’inaugurazione non ha fatto altro che aumentare fino al sold-out della serata conclusiva. Plauso, anzi standing-ovation a the King e a tutto il suo staff per aver lavorato in condizioni quanto mai straordinarie.

Detto quanto sopra, un piccola carrellata in ordine cronologico è d’obbligo. Pronti-via e arriva già il primo esame: Alessio Velliscig promosso a pieno titolo vocalist dei Quintorigo. Applausi, oggettivamente meritati anche se il drumming della band è da rivedere, o se non altro scrivere sul cruscotto – togliere il freno a mano. Splendida Alabama song, un Bowie che si sarebbe potuto evitare, bomba conclusiva ad un milione di decibel di rabbia contro il sistema. Certo un ambiente indoor e raccolto sarebbe stato il parterre ideale, ma l’intimità della performance di Michael League e Bill Laurance risulta convincente forse ancor più dell’esibizione di dodici mesi prima con gli Snarky Puppy. Una scommessa che sembrava poco probabile ma che ha pagato.

Che il signor Alex Britti fosse un Signor musicista lo si sapeva. Coadiuvato dall’amico Flavio Boltro risulterà totalmente a proprio agio e convincente in un contesto jazz, ancor meglio – a mio personale avviso – che in una vasca. Un “mi piaci!” totalmente meritato. La serata tutta al femminile appariva come una delle più promettenti, ma come spesso accade quando si hanno grandi aspettative c’è una delusione pronta a sorprenderti dietro l’angolo. Musicanuda by Spinetti & Magoni è senza infamia nè lode. Il progetto successivo invece è sotto tono: Rita Marcotulli, una delle più grandi pianiste italiane appare fuori parte, Chiara Civello più interessata ad atteggiarsi con mossette da Amici e X-Factor che a cantare. Repertorio banale, effetti e riverberi esagerati per la parte vocale, intesa da rivedere: sul booklet di presentazione si notava la scritta “per la prima volta insieme”; magari mi sbaglio ma credo sarà anche l’ultima. Un piano-bar di qualità, ma niente di più.

E’ nei momenti che contano che si vedono i veri amici. Le ultime due serata con Paolo Fresu e Stefano Bollani sono da spellarsi le mani, con il primo che si aggiudica (come ogni anno) il premio camicia+cool, anche se il secondo se la potrà giocare in futuro.

Per Fresu tuffo a ripescare un riuscito album dei ‘90s – Wanderlust, Bollani invece si lancia con proverbiale stile nella rivisitazione di un classico di Andrew Lloyd Webber: <<Bollani e Jesus Christ Superstar sono immaginazione, groove, creatività, capacità pianistiche strabilianti ed autoironia nel rileggere con rispetto e modernità un classico del rock degli anni Settanta per poi accontentare anche i non addetti ai lavori con una parte di bis decisamente divertente, indice delle innegabili doti di showman del grande pianista>> sono le parole spese a caldo da uno che di piano se ne intende, Rudy Fantin, per l’occasione inviato speciale, anzi specialissimo!

E poi c’è un altro signore che di pianoforti se ne intende tanto, ma proprio tanto: l’alchimista degli ottantotto tasti, Lorenzo Cerneaz, che di secondo cognome fa Steinway e che ha curato il suono del suo pianoforte a coda in maniera impeccabile a fronte di temperature ed umidità non proprio congeniali. Certe performance, per essere memorabili, hanno bisogno di un lavoro perfetto anche e soprattutto nel backstage. 

E il fortunato binomio jazz & laguna prosegue ad agosto in quel di Marano sempre a firma Euritmica. Il programma a breve, naturalmente sulla rubrica di musica, concerti, eventi e spettacoli che ben conoscete.

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