Cronaca & Attualità
Caos alla Cavarzerani: la Lega si appella al governo, Fi chiede l’esercito
Le parole di Bordin e Novelli dopo la rivolta nel centro di accoglienza di Udine
UDINE – “Quanto è avvenuto presso la caserma Cavarzerani di Udine è a dir poco inaccettabile. Vedere immigrati ospitati nel nostro Paese che si permettono di appiccare incendi, lanciare sassi e creare disordine, genera stupore e disappunto. Non possiamo accogliere in Italia chi si comporta in questo modo. Il Governo deve intervenire, anche con prese di posizione forti, per porre fine all’arrivo di immigrati irregolari in Friuli Venezia Giulia”. A tuonare è il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro Bordin, che sulla protesta messa in atto dagli immigrati alla Cavarzerani aggiunge: “I cittadini italiani, friuliani e in questo caso udinesi, sono rimasti chiusi in casa per oltre tre mesi pur di riuscire a contenere la diffusione del maledetto coronavirus. A maggior ragione chi entra irregolarmente in Italia e beneficia di vitto e alloggi pagati dal governo italiano e quindi dagli italiani, deve fare la propria parte in questa battaglia di sicurezza sanitaria. Non è accettabile che si permetta di attuare azioni di vergognosa violenza”.
“Altri ingressi di decine di migranti clandestini, casi di positività all’interno dell’ex caserma Cavarzerani, fughe dalla struttura e un principio di rivolta: la situazione a Udine e in tutto il Friuli Venezia Giulia è esplosiva. Una situazione che deve essere affrontata subito e con forza dal governo: dove sono i controlli serrati sui mezzi pesanti annunciati dal ministro Lamorgese? Dove sono i militari annunciati? Adesso basta parole: si mandi l’esercito a presidiare i confini e supportare nel presidio delle strutture di accoglienza e si convochi un vertice con il governo sloveno. Perché è quantomeno strano che centinaia di migranti attraversino la Slovenia fino ad arrivare indisturbati in Italia. Chiediamo fermezza, con buona pace dei professionisti dell’accoglienza che per non passare da razzisti non si rendono conto delle conseguenze. Qui non c’entra il razzismo né la mancanza di solidarietà e di pietà, ma la tutela della salute dei cittadini di Udine e del Fvg che in questi mesi hanno rispettato le regole e fatto sacrifici che non devono essere vanificati dall’inerzia delle istituzioni nazionali italiane, dalla solerzia a corrente alternata della Slovenia e della proverbiale assenza dell’Europa”. Lo scrive in una nota il deputato di Forza Italia Roberto Novelli.
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