Cronaca & Attualità
Aviano, grave incendio nel deposito SNUA. Il Ministro Costa: «Fare chiarezza sui responsabili»
Continuano le operazioni di spegnimento e smassamento di un incendio divampato ieri sera in un impianto di compostaggio SNUA di Aviano (Pordenone) dai vigili del fuoco di Pordenone
AVIANO – Continuano le operazioni di spegnimento e smassamento di un incendio divampato ieri sera in un impianto di compostaggio SNUA di Aviano (Pordenone) dai vigili del fuoco di Pordenone che sono in azione con i rinforzi da Maniago Spilimbergo e San Vito e con il supporto del nucleo GOS (Gruppo Operazioni Speciali) di Udine. Sono presenti anche i Vigili del fuoco di Treviso con la chilolitrica, un mezzo pesante contenente 30.000 litri di acqua la quale assicura rifornimento idrico costante.
Nell’impresa, che si occupa di trattamento dei rifiuti, è divampato l’incendio dal quale si è sprigionato un denso fumo nero, causato dalla combustione di materie plastiche e riciclo, visibile a chilometri di distanza.
Le centraline dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) hanno rilevato un elevato indice, quattro volte oltre la normalità, di polveri nell’aria in alcuni territori di Aviano, Roveredo e San Quirino, come ha reso noto la Regione al termine di un vertice in Prefettura a Pordenone.
Intanto, sono state adottate misure di tutela della salute pubblica nei tre comuni: occorre tenere chiusi gli infissi esterni e uscire di casa per necessità; è sospesa la raccolta e il consumo di frutta e ortaggi, il prelievo idrico a fine irriguo da pozzi e vasche non protetti; è vietato consumare uova e carne di pollame allevati in aia; non si può effettuare giardinaggio e vanno tenuti in casa gli animali domestici. I bambini non devono giocare all’aperto, è vietato il pascolo e lo sfalcio.
Al momento, tuttavia, le centraline di Arpa non rilevano anomalie negli altri centri abitati. La Regione convocherà già da domani la proprietà dello stabilimento per prevenire nuovi episodi, “considerato che questo è il secondo incendio in meno di un anno”, riporta una nota della Regione.
Costa: «Fare chiarezza sui responsabili»
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