Cronaca & Attualità
Aperta l’edizione numero 67 di Casa Moderna: il design sfida il Covid
L’apprezzamento dell’assessore regionale Bini
MARTIGNACCO – “Salvaguardare i territori, i luoghi, la storia, le tradizioni, i processi di sviluppo e di aggregazione vuol dire anche saper rilanciare la ‘mission’ di una rassegna come la Mostra della casa moderna, che rappresenta da 67 anni un riferimento per i settori economico produttivi del Friuli Venezia Giulia, in particolare quelli dell’arredo legno, ma anche per tante aziende e cittadini in quanto è occasione di scambio di informazioni, conoscenze, opportunità anche economiche, proprio a vantaggio di un settore tra quelli maggiormente colpiti dal ‘lockdown’, qual è l’arredo-legno, traendo dalla ripartenza, da questa ripartenza, un’occasione di rilancio verso un nuovo modello espositivo che tenga conto della sicurezza anti pandemia, ma nel contempo favorisca l’intero tessuto economico-produttivo verso nuove strategie e modalità, al passo con tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, per traguardare verso il futuro l’intera economia del Friuli Venezia Giulia”. Lo ha evidenziato l’assessore alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, intervenendo, assieme al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, alla cerimonia inaugurale della 67. Casa moderna-abitare con passione, aperta al quartiere fieristico di Torreano di Martignacco fino a domenica 11 ottobre; un’edizione speciale, del tutto particolare che, grazie al supporto della Regione, offre finalmente agli interessati anche l’opportunità per una visita virtuale agli stand dei 170 espositori e che con la folta presenza di aziende, impensabile soltanto pochi mesi fa, “è la testimonianza – come ha rilevato Bini- della capacità di resistenza e di resilienza di buona parte del sistema economico regionale, dimostrata anche dal saper guardare al futuro con prospettive nuove e diverse, adeguate al cambiamento epocale in corso”.
“Proprio dalla chiusura forzata – ha aggiunto Bini – non soltanto le aziende, ma anche il mondo fieristico debbono saper cogliere l’occasione per innovare modelli oramai obsoleti: ed ecco che, così come nelle situazioni di crisi nascono i ritrovati e le più grandi scoperte, il Friuli Venezia Giulia può oggi presentare forse la prima rassegna in Italia, tra le più consolidate e importanti del sistema espositivo regionale, in grado non solo di proporsi al pubblico dopo il ‘lockdown’ e la ripartenza, ma anche di presentarsi con un modello in rete che offre, e offrirà, agli stessi operatori presenti nuove occasioni di mercato.
“La Regione, dunque – ha precisato l’assessore – si è proposta come soggetto attivo per il rilancio delle fiere, così come lo sarà per l’utilizzo delle cospicue risorse che l’Ue, ma anche la stessa Amministrazione regionale, metteranno a disposizione del mondo delle imprese, per favorire il rilancio dell’economia locale e il suo riposizionamento, non soltanto sui mercati esteri, ma anche su quelli nazionali. La Regione Friuli Venezia Giulia – ha concluso Bini – c’è al fianco degli imprenditori e continuerà a esserlo”.
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