Cronaca & Attualità
Avviato il drive-in per lo screening della popolazione di Socchieve
FVG – Individuare nel minor tempo possibile, grazie ai test rapidi, le persone positive al coronavirus, tracciare i loro contatti stretti e isolarli in attesa dei tamponi. Sono questi gli obiettivi dello screening avviato oggi a Socchieve, Comune dal quale è partita l’operazione indicata dall’ordinanza regionale per procedere al contenimento della diffusione del Covid-19 in Friuli Venezia Giulia.
L’attività, alla presenza del vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi, del sindaco del Comune carnico Coriglio Zanier e del direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria del Friuli centrale Massimo Braganti, si è svolta nei pressi del municipio dove è stata allestita, con la collaborazione della Protezione civile regionale e locale, una zona di tamponamento con la formula del drive in. Come ha ricordato l’esponente dell’Esecutivo, quello di oggi rappresenta una sorta di test per poi avviare l’operazione di screening anche negli altri Comuni individuati dall’ordinanza.
“Un ringraziamento particolare – ha detto Riccardi – va rivolto al primo cittadino che ha messo a punto insieme alla Protezione civile l’aspetto relativo alla logistica, individuando la zona in cui effettuare i tamponi. Con l’utilizzo dei test antigenici, saremo in grado di verificare – in una ventina di minuti – lo stato dei cittadini di questo territorio che si sottoporranno al controllo. In caso di esito positivo, le persone si dovranno sottoporre al test molecolare per verificare la presenza dell’infezione in atto”.
“La rapidità dei test utilizzati – ha aggiunto Riccardi – ci permette di individuare, in tempo reale, gli eventuali positivi e quindi di poterli isolare per bloccare la diffusione del contagio. Allo stesso tempo, dati alla mano, potremo procedere alla ricostruzione del tracciamento per identificare altri contatti stretti che possono di conseguenza essere positivi al Covid. Con questa operazione il nostro obiettivo è quello di andare a colpire il virus laddove in questo momento c’è una maggiore diffusione del contagio. La sfida è quella di isolare i positivi per tutelare la parte più fragile della popolazione e alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie”.
Quello avviato oggi è un iter complesso che vede in campo diversi attori e che si articola in più fasi. “La Protezione civile – spiega il vicegovernatore – provvede ad informare la popolazione sull’opportunità di sottoporsi al test a cui si aggiunge il tamponamento compiuto dal personale dell’Azienda sanitaria, l’analisi del materiale biologico, la refertazione del dato, il suo caricamento nel sistema e la comunicazione al cittadino interessato dell’esito del test. Quella di Socchieve rappresenta una vera e propria ‘prova generale’ in vista dell’operazione in scala più ampia nelle altre comunità della regione così come individuate dall’ordinanza di lunedì”.
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