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Cronaca & Attualità

Il bando Welfare di Fondazione Friuli come strumento di contrasto alla pandemia

Morandini: “Questo strumento di innovazione sociale ha dimostrato grande efficacia per fronteggiare le conseguenze su anziani e persone deboli”

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UDINE – La Fondazione Friuli ha appena pubblicato il Bando Welfare 2021 che consentirà di presentare entro il 18 febbraio domande di contributo per progetti rivolti a persone anziane non autosufficienti, ai minori in condizione di disagio, alle persone con disabilità psicofisica, nonché interventi innovativi a sostegno della domiciliarità, anche attraverso sistemi di telemonitoraggio e teleassistenza. Il bando replica lo schema dell’anno scorso e intende dare così continuità al modello di sostegno che in un momento difficile come questo, a causa della pandemia, ha già dimostrato grandissima importanza ed efficacia. Però, visto il momento di duro lavoro per moltissime realtà, la Fondazione ha voluto semplificare le procedure per la presentazione delle domande.
“Dispiace, per la presentazione, rinunciare al consueto incontro con gli operatori – commenta il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini – ma non va affatto in lockdown l’attività di confronto e scambio di esperienze che quotidianamente abbiamo con i promotori dei progetti, istituzionali e del terzo settore, impegnati concretamente nel territorio. Intendiamo dare risposte il più possibile rapide ed efficaci: salute pubblica e medicina preventiva sono le aree prioritarie di intervento da affrontare, cercando di fornire, da un lato, risposte immediate ai bisogni più urgenti e, dall’altro, di insistere su progetti sperimentali per innovare il sistema di welfare. E il metodo adottato dalla Fondazione è proprio quello basato sull’innovazione sociale e sulla coesione sociale. Diversi progetti finanziati nella precedente edizione, ancorché ideati prima della pandemia, hanno dimostrato una fondamentale efficacia nel contrastare gli effetti non solo sanitari ma anche sociali della diffusione del virus”.

La pandemia da Covid-19, che da marzo 2020 sta continuando a colpire molto duramente anche il Friuli Venezia Giulia, ha profondamente mutato lo scenario nel quale viviamo, facendo emergere nuovi bisogni a livello comunitario e a livello di sistema sanitario, sociale ed economico regionale che nel corso del 2021 sono destinati a manifestarsi con ancor maggiore intensità. Anche questa edizione si avvale del contributo del gruppo bancario Intesa Sanpaolo e della collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia, in particolare della Direzione della Sanità e delle singole Aziende sanitarie. “In un momento di grande difficoltà come è quella che stiamo attraversando, a cavallo della terza ondata della pandemia da una parte e l’avvio della campagna vaccinale dall’altra, questo bando non può che essere visto con grande favore e interesse dalla Regione” dichiara Riccardo Riccardi, vicegovernatore con delega alla Salute. “Fare ‘gioco di squadra’ – continua – significa mettere in campo tutte le risorse e le esperienze positive che ci possono consentire di combattere insieme e superare l’attuale situazione storica. Se, da un lato, il Pubblico sta utilizzando tutte le risorse possibili per affrontare le sfide lanciate dalla pandemia, è altrettanto importante che anche le istituzioni private diano il proprio supporto per superare l’attuale situazione di difficoltà. Se quindi già in passato, in condizioni ‘normali’, questa iniziativa della Fondazione Friuli ha trovato pieno appoggio della Regione, nell’attuale contesto pandemico assume ancor più significato, in particolar modo se si guarda chi sono i destinatari delle iniziative sostenute. Pensare ai nostri anziani non autosufficienti, ai minori in condizione di disagio, alle persone con disabilità psicofisica, significa dare attenzione alle fasce più deboli che, in questo momento, soffrono ancor più le conseguenze della pandemia. Infine, per quanto riguarda gli interventi innovativi a sostegno della domiciliarità, anche attraverso sistemi di telemonitoraggio e teleassistenza supportati dal bando della Fondazione Friuli, questi sono temi che la Regione ha messo da tempo al centro della propria agenda di programmazione della salute, in quanto ritenuti di valenza strategica per un territorio che ha sempre fatto della ricerca e dell’innovazione un proprio punto di forza”.

“Intesa Sanpaolo – spiega Renzo Simonato, direttore regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia Trentino Alto Adige – ha tra gli obiettivi del proprio Piano d’impresa la crescita sostenibile e inclusiva dei territori in cui opera, sia economica sia sociale. Per questo motivo abbiamo rinnovato il nostro sostegno alla Fondazione Friuli, alla quale ci unisce la medesima volontà di provvedere con interventi mirati. Ricordo che all’inizio della pandemia, Intesa Sanpaolo ha attivato misure immediate e concrete per affrontare le emergenze economiche e sanitarie del Paese, anche con donazioni alla Protezione Civile. Questo è il nostro modo di fare banca, a fianco delle famiglie e delle imprese, pronti a sostenerne la rinascita con tutta la forza di una banca leader in Europa e con profonde radici nei territori, tra cui il Friuli Venezia Giulia”.

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