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Covid: chiesta una deroga alla zona arancio per il pasto degli operai edili

Lo afferma il consigliere regionale Emanuele Zanon (Regione Futura)

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FVG – “Sembra di tornare indietro nel tempo fin all’epoca della gavetta di latta. L’emergenza pandemica e il collocamento del Friuli Venezia Giulia in zona arancione hanno determinato la chiusura dei punti di ristoro (trattorie, bar e ristoranti) che garantivano un pasto caldo a migliaia di lavoratori. Soprattutto a quelli che, non operando nello stesso luogo in modo continuativo, non possono sottoscrivere o beneficiare dei contratti mensa o catering”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Emanuele Zanon (Regione Futura), intervenendo in merito alle restrizioni dovute al contrasto nei confronti del virus Covid-19.

“Siamo in pieno inverno e il clima, quest’anno, è particolarmente rigido. Ogni giorno moltissimi lavoratori, in particolare quelli del settore edile, sono tuttavia costretti – aggiunge Zanon – a consumare i rispettivi pasti al freddo e non sempre gli esercizi che offrono cibo da asporto sono a portata di mano. Basti pensare a coloro che operano in montagna e nelle aree periferiche del Fvg”. Per questo motivo, l’esponente di Regione Futura si appella al Governo, “affinché risolva questo problema in tempi celeri. I nostri ristoratori sono in grado di garantire il rispetto delle norme anti Covid-19”.

“Offrire un luogo e un pasto caldo ad artigiani, tecnici e operai – conclude Zanon – va considerato un servizio di prima necessità. In piena emergenza sanitaria, costringere i lavoratori a mangiare all’addiaccio, oltre a costituire un problema che mina la dignità del lavoro, potrebbe generare nuove patologie”.

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