Cronaca & Attualità
ARLeF: al via la consegna della bandiera del Friuli nei Comuni
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalle amministrazioni locali che, il prossimo 3 aprile, potranno vestire a festa i propri comuni
Sta per cominciare la consegna delle bandiere del Friuli ai Comuni friulani che ne hanno fatto richiesta. L’iniziativa promossa dall’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane – ARLeF è stata accolta con entusiasmo dalle amministrazioni locali che in occasione del prossimo 3 aprile, giornata in cui si celebra la “Fieste de Patrie dal Friûl”, potranno così vestire a festa i propri comuni.
L’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana, nei mesi scorsi, ha contattato tutti i comuni friulani mettendosi a loro disposizione per la distribuzione del vessillo – ufficialmente riconosciuto con legge regionale – che riporta, in campo azzurro, la celebre aquila araldica d’oro con le ali spiegate. «La risposta dei Sindaci è stata molto positiva – ha sottolineato il presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino -. La macchina organizzativa è già in moto da un po’ e a breve cominceremo con la distribuzione, che terminerà in tempo per poter celebrare tutti insieme il prossimo 3 aprile, colorando di azzurro i luoghi simbolo della Patria».
La bandiera del Friuli è il settimo vessillo più antico d’Europa (1334). L’origine della bandiera del Friuli risale ai tempi del Principato patriarcale di Aquileia, detto anche Patria del Friuli o Stato patriarcale friulano, il quale dal 1077 al 1420 governò come stato sovrano il Friuli e a periodi alterni altri territori. L’esemplare più celebre e antico del vessillo patriarcale è esposto nel Museo del Duomo di Udine.
L’iniziativa dell’ARLeF arriva un anno dopo i festeggiamenti “virtuali” del 2020: «Quella passata è stata una festa diversa dal solito – ha spiegato Cisilino -, ma che ci ha mostrato tutta la straordinaria passione, il sentimento di unione e identità dei friulani». Seppur nel segno di #iorestoacasa, così come richiedeva il momento che stavamo vivendo, in moltissimi hanno risposto all’appello lanciato dall’Arlef, tanto che sono state ben oltre 500 le foto di bandiere giunte all’Agenzia da ogni angolo del Friuli, ma anche dai friulani fuori regione e dall’estero.
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