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Cronaca & Attualità

Rsa Sereni Orizzonti: porte aperte ai parenti e a nuovi ospiti

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Conclusosi con successo l’iter vaccinale a ospiti e operatori, le RSA gestite dal gruppo “Sereni Orizzonti” in provincia di Udine (da molti mesi tutte Covid free) si preoccupano adesso di somministrare un’altra medicina preziosa: l’affetto e la vicinanza emotiva di cui hanno bisogno i nonni che da oltre un anno sono costretti a vivere come reclusi nelle strutture.

Anche grazie alla complicità della primavera, la Residenze per anziani di Gemona del Friuli (“I Tigli”), San Giovanni al Natisone (“Le Camelie”), Aiello del Friuli (“Le Meridiane”) e Pasian di Prato (“Paolino Zucchini”) consentono infatti agli ospiti e ai loro parenti di incontrarsi in stanze dedicate (disponendosi agli opposti lati di un tavolo separato da una parete in plexiglass) oppure all’aperto, in giardino o in terrazza. Le visite dall’esterno avvengono su appuntamento e sono autorizzate dal direttore sanitario, nel pieno rispetto delle linee guida emanate dalla Regione. Hanno in genere una durata massima di mezz’ora e avvengono dopo che al visitatore sono stati forniti all’ingresso i necessari dispositivi di protezione individuale. Eventuali piccoli regali vengono fatti depositare in una stanza e consegnati solo dopo la loro sanificazione mentre i doni in alimenti vengono accettati solo se preconfezionati.

Sono consentite anche le visite agli ospiti allettati, alla presenza di un operatore della struttura. In questo caso i familiari vengono muniti all’ingresso di camice e soprascarpe monouso, guanti, mascherina FFP2, cuffia monouso e visiera.

«In tutte le nostre strutture sono ovviamente ripresi anche gli ingressi di nuovi ospiti: le famiglie stanno finalmente capendo come le RSA siano ormai uno dei luoghi più sicuri» commenta Federica Cicognini, dirigente d’area per il Friuli di “Sereni Orizzonti”. Se non è già stato vaccinato, il nuovo ospite – che deve presentarsi munito di un tampone negativo effettuato non oltre le precedenti 48 ore – viene collocato per un periodo di isolamento precauzionale di 10 giorni in una camera singola con bagno, adiacente a una zona filtro di vestizione/svestizione per il personale (buffer zone). Superata questa fase può finalmente integrarsi con tutti gli altri residenti, beninteso dopo essersi sottoposto a un nuovo tampone nasofaringeo di controllo.

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