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Digitale, transizione ecologica e inclusione sociale: i tre obiettivi della proposta di Pnrr

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FVG – Digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale sono tre degli obiettivi cardine della proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) illustrato questa mattina dall’assessore regionale alla Formazione, Alessia Rosolen, alla VI Commissione del Consiglio regionale.

“Si tratta – ha detto – di interventi che rendono complementari e integrativi tre livelli programmatori, ovvero il Pnrr con il React Eu e il Programma operativo del Fondo sociale europeo Fse+: stiamo infatti parlando di investimenti che costituiscono una risposta di sistema alla crisi generata dalla pandemia e che, se utilizzati con programmazione e lungimiranza, possono proiettare il nostro territorio verso uno sviluppo economico compatibile con la valorizzazione delle preziosità ambientali. La transizione ‘verde’, la trasformazione digitale, la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva sono temi di grande rilevanza che devono trovare un’attuazione pratica conseguente all’enunciazione teorica”.

Secondo l’assessore “il Pnrr rappresenta un’occasione da non mancare: premesso che il Piano resta di definizione nazionale, ci sono ambiti di intervento rispetto ai quali abbiamo formulato proposte per promuovere e valorizzare alcune eccellenze certificate del nostro territorio. Ci sono progetti legati alla zona portuale di Trieste da sviluppare in modo complementare e coerente ad Adriagateway dell’Autorità di sistema portuale. Puntiamo allo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi digitali a sostegno delle attività dell’Authority e alla creazione di centri altamente qualificanti e specializzanti per la formazione di profili professionali adeguati alle sfide del prossimo futuro nella portualità e nei settori in espansione. Puntiamo alla creazione di un polo nazionale di ‘Alta Tecnologia quantum computing’ e all’implementazione di strutture di eccellenza scientifica, anche nel settore della quantistica, che diviene perfettamente coerente alle traiettorie di sviluppo impresse al sistema della ricerca del Friuli Venezia Giulia in questi anni, con il coinvolgimento del sistema Argo”.

L’assessore ha altresì posto l’accento su altri ambiti di competenza “di importanza strategica sia per il settore dell’istruzione, che per la formazione e per il lavoro. Diventa necessario l’ampliamento delle competenze acquisite nelle scuole, negli istituti di formazione tecnica professionale e superiore, nelle università e nelle istituzioni di alta formazione da parte di giovani, di lavoratori e di ampie fasce di popolazione attiva. Si aggiungono il potenziamento della ricerca e l’internazionalizzazione della formazione superiore attraverso la promozione della mobilità di docenti e ricercatori il supporto alla ricerca condotta da giovani talenti e decisi investimenti finalizzati a valorizzare le competenze Stem (Science Technology Engineering e Mathematics), il multilinguismo, l’istruzione professionalizzante e dei percorsi Its”.

Rosolen si è infine soffermata sul sostegno assicurato dal Pnrr agli asili nido, ai servizi abitativi per le residenze universitarie, al multilinguismo. Sono altresì previste azioni per rafforzare le catene industriali a forte valore tecnologico-innovativo, come quelle dei settori della microelettronica, dell’utilizzo dell’idrogeno, delle infrastrutture e dei servizi in web. Infine, riguardo alle politiche di inclusione e coesione, la Regione attende la riforma prevista all’interno del Pnrr e tutte le azioni connesse, con la regia del Ministero del lavoro, come il rafforzamento dei centri per l’impiego, lo sviluppo del Piano nazionale delle nuove competenze e il sostegno all’imprenditoria femminile e alla famiglia.

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