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Asu investe in sicurezza: inaugurati i nuovi impianti di purificazione d’aria

Il sistema di ultima generazione garantisce uno spazio ancora più sicuro per tutti gli atleti che si allenano al PalaFiditalia

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UDINE – L’Associazione Sportiva Udinese (Asu) non si ferma e continua a investire in sicurezza. Negli scorsi giorni, infatti, sono stati installati, in sala scherma e nella palestra della ginnastica artistica, sei purificatori d’aria di nuova generazione: i Trox Air Purifier (Tap). Ciascuno è completo di filtro FF9, filtro assoluto HEPA H13, e garantisce un’efficienza del 99,95% sul particolato in sospensione, il tutto fatto in maniera silenziosa e con una particolare attenzione all’efficienza energetica.

L’inaugurazione dei nuovi impianti di purificazione, che garantiscono uno spazio ancora più sicuro per tutti gli atleti che si allenano al PalaFiditalia, si è tenuta oggi (8 maggio 2021) alla presenza dell’assessore regionale allo Sport, Tiziana Gibelli, in video conferenza, del presidente del Coni Fvg, Giorgio Brandolin, dell’assessore comunale allo sport, Antonio Falcone, del direttore generale di Asu, Nicola Di Benedetto, e del presidente, Alessandro Nutta, il quale, salutando e ringraziando le autorità per la loro presenza ha sottolineato: «Inutile dire che è stato un anno e mezzo complicato, per noi, come per tutto il mondo dello sport. Purtroppo ci troviamo ancora a poter ospitare solo gli agonisti, ma siamo sempre stati, e restiamo, molto fiduciosi per il futuro. Lo siamo – ha proseguito Nutta – anche grazie all’importante aiuto che ci è arrivato con questo contributo, per il quale non possiamo che ringraziare. Siamo da sempre attenti alla sicurezza, e lo siamo ancora di più dall’inizio della pandemia. Fin dal principio abbiamo strutturato un rigido protocollo interno che ha contribuito in maniera determinante a gestire con efficienza questa delicata fase. Aver potuto installare questo sistema di purificazione di ultima generazione, che ci tengo a precisare, prossimamente sarà montato anche in sala ritmica e in reception – ha concluso –, è un’ulteriore forma di tutela nei confronti di chi si allena in Asu e anche di coloro che, spero presto, potranno tornare a farlo».

Questo investimento in sicurezza, infatti, rappresenta uno step che si va ad aggiungere al lungo percorso fatto dall’Asu nell’ultimo anno e mezzo, quando è scoppiata la pandemia da Covid-19. Un nuovo passo avanti possibile grazie ai contribuiti della Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito delle “Misure di sostegno e per la ripartenza dei settori cultura e sport e altre disposizioni settoriali”, a favore delle società regionali affiliate alle Federazioni Sportive e finanziati tramite il Coni Fvg.

«Ci tenevo a essere presente, per l’Asu, e per ciò che rappresenta per lo sport nella nostra regione, e perché oggi è un altro momento di concretizzazione di un progetto molto bello che, come assessorato allo Sport e Coni regionale, abbiamo immaginato nei momenti più cupi di questa pandemia», ha piegato l’assessore Gibelli. «Lo abbiamo immaginato, inizialmente, come aiuto per le associazioni sportive dilettantistiche che hanno mantenuto aperte le strutture nel periodo più severo dell’emergenza, ma nel tempo il progetto si è evoluto ed è diventato lo strumento per investimenti a lungo termine, in grado di dotare gli impianti sportivi di infrastrutture per sanificazione e salubrità degli ambienti che serviranno anche quando questa pandemia ci avrà lasciato». Chiudendo Gibelli ha voluto ringraziare la società «per aver pensato al sistema di santificazione permanente e di aver voluto invitarci a questa inaugurazione perché per noi è un simbolo molto importante, è un’icona del nostro lavoro».

«Credo che in una piccola regione come la nostra, stiamo facendo un grosso lavoro», ha detto il presidente del Coni Fvg, Giorgio Brandolin, precisando come è importante dotarsi di sistemi come i Tap installati in Asu, con la logica di investire non solo sull’emergenza, ma anche e soprattutto per il futuro. A pandemia terminata, secondo Brandolin, è probabile che anche il legislatore chiederà sistemi come quello della struttura di via Lodi. Una decisione che quindi precorre i tempi, un punto sul quale il presidente ha posto l’accento, complimentandosi per l’attività che l’Associazione Sportiva Udinese svolge a favore delle persone con disabilità, oltre che per i risultati raggiunti a livello nazionale e internazionale dagli atleti che si allenano al PalaFiditalia: «Sono particolarmente contento di rappresentare il Fvg, perchè ci sono dei dirigenti, come quelli dell’Asu, che hanno capito prima degli altri che a pandemia finita le nostre strutture dovranno essere adeguate, sicure, sanificate e che lo chiederà la legge, ma soprattutto le famiglie, i ragazzi e le ragazze che qui dentro vengono a fare attività e in proposito, in quest’occasione vorrei sottolineare il grande lavoro che fate per la disabilità, per il quale vi ringrazio. Siete un punto di riferimento per la nostra Regione».

«Desidero ringraziare la Regione – ha commentato l’Assessore allo sport del Comune di Udine, Antonio Falcone – per questo contributo che dimostra come quello dello sport rappresenti oggi uno degli ambiti maggiormente capaci di recepire le misure di contenimento della pandemia e di definire in questo modo i nuovi standard di sicurezza per gli atleti e per il pubblico».

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