Economia & Lavoro
In provincia di Udine 9 mila lavoratori in più nel primo semestre dell’anno
La presidente Mareschi Danieli: “Le imprese cercano personale che non riescono a trovare”
UDINE – In provincia di Udine, secondo le elaborazioni dell’Ufficio studi di Confindustria Udine su dati dell’Osservatorio del lavoro della Regione, nel periodo gennaio-giugno 2021 le assunzioni hanno riguardato 45.377 rapporti di lavoro, +32,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quando si sono contate in 34.242 unità). La maggior parte delle assunzioni, 19.099, pari al 42,1% del totale, ha interessato il terziario, cresciute del 24% rispetto all’anno precedente. Segue il comparto alberghi e ristoranti, con 8.794 assunzioni, +37,7%. Il manifatturiero con 6.999 assunzioni, il 15,4% del totale, ha registrato un incremento del 39%. Le costruzioni con 2.595 assunzioni, il 5,7% del totale, segnano un aumento del 51,2%. Le cessazioni sono state pari a 36.351 unità (32.443 nel 2020), con un saldo positivo di 9.026, notevolmente superiore a quello registrato nel 2020, 1.799, e prossimo a quello del 2019, 9.680.
“Anche i dati sull’occupazione – commenta Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine – confermano la robusta ripresa in corso. Sul miglioramento del saldo tra assunzioni e cessazioni influisce la dinamica dell’andamento economico e del settore industriale in particolare, dove l’indice della produzione in provincia di Udine ha registrato nel secondo trimestre 2021 una variazione positiva del +26,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del +3,3% rispetto al primo trimestre 2021. Nei primi sette mesi dell’anno in corso, si è osservato, inoltre, un netto calo dell’utilizzo della cassa integrazione guadagni, -36,6%, rispetto allo stesso periodo del 2020, un ulteriore segnale della ripresa in atto”. “Desta preoccupazione – aggiunge la presidente – la generalizzata difficoltà di reperire personale qualificato da parte delle nostre imprese. Secondo il periodico report Unioncamere, tra agosto e ottobre, nelle aziende del FVG dovrebbero entrare 26.760 nuovi lavoratori. Questa stima supera di 3.560 unità quella di due anni fa relativa allo stesso periodo. Oltre un migliaio di questi nuovi assunti saranno assorbiti dall’industria, 2.400 dai servizi. In 46 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati”. “Per tutti questi motivi – sottolinea Anna Mareschi Danieli – Confindustria Udine sta procedendo in maniera proattiva cercando, da un lato, di ridurre il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro tramite progetti di orientamento femminile verso le materie STEM e di orientamento degli studenti di scuole e licei, famiglie comprese che molto spesso sono il maggiore influenzatore degli stessi, e dall’altro, tramite il reclutamento di studenti stranieri attraverso accordi con università estere in collaborazione con Uniud. Senza dimenticare il progetto SAPREMO in collaborazione con ASUFC, Questura di Udine, Dipartimento delle Dipendenze dell’Azienda Sanitaria Integrata e Danieli per minimizzare al massimo il rischio di perdere i nostri ragazzi a causa della dipendenza da alcol e droghe”.
Tornando ai dati, nel complesso dei settori economici la tipologia contrattuale prevalente, nel periodo primo semestre 2021, è rappresentata dal rapporto a tempo determinato che ha interessato 24.030 assunzioni, pari al 53% del totale. Seguono il lavoro in somministrazione, 6.468 assunzioni corrispondenti ad una quota del 14,3%, il rapporto a tempo indeterminato con 3.712 assunzioni, l’8,2% del totale, e il lavoro intermittente (8,1% per 3.654 assunzioni). Nel manifatturiero la tipologia contrattuale maggiormente utilizzata è il lavoro in somministrazione, 2.827 assunzioni pari al 40,4% del totale, seguita dal lavoro a tempo determinato, 2.478 assunzioni per una quota del 35,4%, e da quello a tempo indeterminato, 980 assunzioni per una quota del 14%.
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