Eventi & Cultura
La Riserva naturale “Foce dell’Isonzo” apre al pubblico
STARANZANO – Alle relazioni tra attività agricole e gestione del reticolo idrico con la conservazione della natura all’interno di un’area protetta sarà dedicata un’escursione gratuita all’Isola della Cona (Riserva Naturale Regionale “Foce dell’Isonzo), in programma domenica 12 dicembre, dalle 10.30 alle 12.30. La visita, dedicata agli amanti della natura e agli appassionati della biodiversità, si inserisce nell’ambito del Progetto europeo GREVISLIN (finanziato dal Programma Interreg Italia- Slovenia 2014-2020), di cui il Comune di Staranzano è partner. Gli esperti parleranno di agricoltura sostenibile, biodiversità degli ecosistemi agricoli, rinaturazione di aree agricole e gestione sostenibile del reticolo idrico. Saranno messi in evidenza i risultati dei monitoraggi effettuati in aree agricole sottoposte a diverse modalità di gestione per mostrare le migliori tecniche per conciliare produzione e tutela della natura, nonché le criticità e le modalità operative d’intervento sul reticolo idrico secondario.
IL PROGRAMMA – In particolare, dopo un’introduzione da parte di Monica Tortul, coordinatrice dell’attività per il Comune di Staranzano, la visita guidata prevede gli interventi di Matteo De Luca, della Stazione Biologica Isola della Cona, che illustrerà, direttamente sul campo, i risultati del progetto nell’ambito della Riserva naturale, seguiranno alcune interazioni tra agricoltura e gestione del reticolo idrico con ecosistemi nella Riserva naturale curate da Pierpaolo Merluzzi, della Stazione Biologica Isola della Cona. I posti sono limitati. La partecipazione è gratuita ma la prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e adesioni scrivere a federica@punktone.it entro giovedì 9 dicembre.
LA RISERVA – La Riserva Naturale Regionale “Foce dell’Isonzo”, estesa per circa 2400 ettari lungo i 15 chilometri terminali dell’asta del fiume Isonzo, si colloca nella parte orientale della Bassa pianura friulana in provincia di Gorizia. Facilmente raggiungibile dalla Statale 14 e dall’autostrada Trieste-Venezia, è, da tempo, una meta di sicuro interesse per naturalisti, birdwatcher, escursionisti, e soprattutto scolaresche. Quest’area protetta comprende una ricca diversità ambientale ed un numero di specie vegetali e animali tale da renderla interessante in qualsiasi periodo dell’anno. Dotata di un ampio centro visite, strutture ricettive, laboratori, osservatori coperti, capanni fotografici, sentieri e piste ciclabili, costituisce, nel panorama regionale, uno dei luoghi più adatti alla fruizione ed allo studio degli ambienti naturali. La possibilità di vedere gli animali da vicino, di sentire il loro verso e di cogliere i loro comportamenti, di osservare numerose piante, apprezzandone odori e colori, e la presenza costante dell’acqua del fiume, delle paludi e del mare, i bianchi cavalli Camargue al pascolo, sono senza dubbio elementi in grado di offrire continui motivi d’interesse, specialmente tra i visitatori più giovani.
Per informazioni o approfondimenti sul progetto: https://www.ita-slo.eu/it/grevislin | Twitter | Facebook |
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