Eventi & Cultura
“Welcome malinconia!” Ancora una notte da Spandau
80 nostalgia per il concerto di Tony Hadley, leader della band che spaccò in due il decennio delle follie, di scena mercoledì 15 al Rossetti
TRIESTE – Nel paese dell’eterno duello tra Guelfi e Ghibellini, poi declinato come Beatles vs Rolling Stones, pro o contro Juventus, a favore o contro… altro, nel cuore degli anni Ottanta c’è stato forse il dualismo più acceso che si possa annoverare, ovvero quello tra i Duran Duran (fashion, aggressivi, luccicanti) e gli Spandau Ballet (elegantoni, stilosi, impeccabili). Mercoledì 15 dicembre sarà di scena al Politeama Rossetti di Trieste proprio il frontman dei questi ultimi, gli elegantoni tanto per intenderci, in una serata che suona di adunata per quella generazione che si commuove al solo sentir nominare il numero… 80.
Ottanta, quel decennio pazzesco, dove la radio cantava (per chi si ricorda) quella verità dentro una bugia che poi con il tempo è rimasta solamente una misera bugia, infine dimenticata. Quella che veniva considerata la band dei fratelli Kemp, poi dimostratisi più avvezzi al cinema che alla musica, annoverava tra le fila il balearico sax ante litteram di Steve Norman, che poi farà scuola ad Ibiza e soprattutto la voce (e che voce!) di un ex fotomodello dall’inconfondibile tono soul bianco: presenza statuaria, classe da vendere – facendola pagare a peso di platino, look inappuntabile, sorriso dirompente. Alzi ora la mano quanti conoscono dei frontman così completi nel mondo del pop come Tony Hadley.
Amato in Italia, amore ricambiato, amatissimo in F.V.G., ricambiatissimo, il concerto rientra in un mini tour che comprende anche Trento, Padova e Brescia. Ancora una notte da Spandau, si diceva, ma il programma della serata prevede oltre all’abito sartoriale di rigore, un viaggio in tutto il suo repertorio: oltre a tutte le hits degli Spands, alcuni singoli degli album solisti, cover, sicuramente una dei Queen (tanto per restare in tema ‘80s!) e alcune tracce dal sapore natalizio.
Una carriera, dicevamo, che partì a razzo sull’onda del filone New Romantic e che è stata rilanciata in maniera fortissima nel Belpaese una decina di anni fa, soprattutto tra le nuove generazioni, con un singolo di Caparezza che si chiamava “Goodbye Malinconia” dove il nostro cantava in maniera divina un ritornello dei suoi (di quelli che non ti escono più dalla mente) mentre il rapper parlava (a modo suo) di un paese che anche simbolicamente stava andando a pezzi… quella volta. Motivo in più mercoledì sera per intonare a squarciagola e a questo punto in modalità welcome-back-malinconia i ritornelli di True, I’ll fly for you e di Through the Barricades. Ed ora, anche qui come prima, alzi la mano chi non li conosce.
Per info e biglietti: Tony Hadley al Rossetti
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