Eventi & Cultura
Concorso per racconti umoristici nel segno di Jacum dai Zeis
FRIULI – Il progetto Jacum 100, dedicato all’anniversario dei cento anni dalla morte avvenuta nel 1921 di Giacomo Bonutti, meglio conosciuto nella cultura popolare friulana come Jacum dai Zeis, entra nella sua seconda fase. Infatti, dopo il grande successo della pubblicazione delle sue vicende raccolte da Angelo Covassi (andato esaurito nelle edicole), ecco ora il concorso letterario dedicato a racconti brevi umoristici, sull’esempio di quelli che vedono protagonista il provocatorio artigiano-commerciante di fine ‘800. L’iniziativa è promossa dal settimanale Il Friuli e dalla Società Filologica Friulana in collaborazione con l’Università di Udine, con il coordinamento del professor Matteo Venier. Inoltre, il concorso gode della collaborazione dell’Arlef, del patrocinio della Presidenza del Consiglio della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, dei Comuni di Codroipo, Pocenia e Talmassons, dell’Ente Friuli nel Mondo e del Comitato Unpli Fvg e il sostegno di Confartigianato Udine, di Confcommercio Udine e di BancaTer.
I testi in gara dovranno essere brevi, cioè di massimo 3.200 battute spazi inclusi, e appunto umoristici. Sono previste due categorie: lingua friulana e lingua italiana. Ogni concorrente o gruppo di concorrenti può inviare fino a un massimo di tre racconti, anche differenziati tra loro nelle due diverse lingue. Per tutti i dettagli si fa riferimento al regolamento pubblicato sul sito www.ilfriuli.it.
Il termine di presentazione dei componimenti, completamente gratuita, è fissato al 15 aprile 2022 e il concorso intende coinvolgere concorrenti non solo della regione ma di tutta Italia e anche dall’estero, grazie alla collaborazione con il network dei Fogôlars Furlans nel mondo. Il montepremi finale è di 1.000 euro e la cerimonia di premiazione si terrà nell’ambito della “Settimana della cultura friulana” in programma a maggio del prossimo anno.
“Jacum dai Zeis è protagonista di una cultura tramandata fino a poco tempo per via orale e che dopo un secolo è stata salvata per i posteri – commenta il direttore de Il Friuli, Rossano Cattivello – con questo concorso intendiamo dare la possibilità di tanti scrittori, professionisti o amatoriali, che sull’esempio delle gesta di Giacomo Bonutti sanno tradurre in un racconto il lato, solitamente nascosto, umoristico, a tratti provocatorio e quasi rivoluzionario di noi friulani”.
“Il Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università degli studi di Udine (Dium) – spiega il docente Matteo Venier – ha partecipato in maniera diretta e fattiva alla realizzazione del concorso ‘Jacum dai Zeis’, ritenendolo occasione di promozione culturale preziosa, poiché atta a coinvolgere persone provenienti dall’ambiente friulano, ma anche da quello nazionale e internazionale, con lo scopo di recuperare, illuminare e rinsaldare una tradizione narrativa popolare schietta e originale, la quale è stata così intelligentemente coltivata e perpetuata da Giacomo Bonutti, commerciante ambulante noto come Jacum dai Zeis, di cui celebriamo quest’anno il centenario della morte. L’iniziativa del concorso è dunque perfettamente coerente alle finalità di promozione e tutela del nostro patrimonio culturale, le quali sono sempre sottese all’attività dell’Università degli studi di Udine e del Dium in particolare”.
“Il ricordo di Jacum dai Zeis, figura significativa del vivere l’identità friulana con leggerezza e disincanto, costituisce momento importante della prossima rassegna della ‘Setemane de culture furlane’, programmata per il prossimo mese di maggio – dichiara Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana -. Siamo grati a quanti collaborano a mantenere viva la memoria di personaggi che hanno interpretato con impegno, ma anche con semplicità, il loro tempo e il loro essere friulani”.
“Questo concorso – afferma Luca Occhialini, presidente di BancaTer – è occasione per dare lustro a una figura della tradizione popolare friulana. BancaTer, quale realtà espressione del territorio, è lieta di poter essere tra i sostenitori dell’iniziativa. La missione di vicinanza alle comunità, ci porta ad accompagnare iniziative in ambito culturale, sportivo, ricreativo, assistenziale e scolastico: un valore aggiunto che differenzia il Credito Cooperativo dal resto del mondo bancario”.
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