Gorizia
Azione di Carlo Calenda mette radici in Fvg: Isabella De Monte eletta segretaria
Sono 366 gli iscritti in regione di cui 143 a Udine, 63 a Gorizia, 64 a Pordenone e 96 a Trieste
UDINE – Azione, il partito fondato da Carlo Calenda, cresce anche in Friuli Venezia Giulia: sono 366 gli iscritti in regione di cui 143 a Udine, 63 a Gorizia, 64 a Pordenone e 96 a Trieste, ai quali si aggiungono numerosi simpatizzanti.
A distanza di due anni dall’inizio dell’attività la struttura si va consolidando e nei giorni scorsi si è tenuto il primo congresso di Azione, occasione per l’insediamento degli organismi territoriali e nazionali. Come segretario provinciale è stato scelto Nicola Turello, sostenuto da un direttivo provinciale formato da 40 iscritti, di cui 13 donne e 27 uomini, provenienti da tutto il territorio friulano. Emanuele Facchin continuerà ad essere il referente dell’Alto Friuli, che conta iscritti nella montagna carnica e in Canal del Ferro/Val Canale. Decisi anche i nomi dei due delegati provinciali all’assemblea nazionale: Isabella De Monte (tra i 40 promotori nazionali di Azione e referente regionale), e Augusto Burtulo, che nella fase transitoria ha seguito le elezioni amministrative e l’organizzazione.
“Il periodo di avvio del partito, come sempre accade per le nuove formazioni politiche, non è stato certamente facile perché, oltre alla normale complessità del percorso, si è aggiunta la pandemia, ma ce l’abbiamo fatta e ne siamo orgogliosi” ha affermato Isabella De Monte, ex eurodeputata e ora referente nazionale e regionale di Azione “Azione nasce nel novembre 2019, proprio poco prima dell’inizio della pandemia – aggiunge – che ci ha costretto a organizzare prevalentemente iniziative online, una modalità che non possiamo definire coinvolgente per chi desidera avvicinarsi a una nuova realtà”. “Oggi abbiamo l’opportunità – aggiunge – nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid, di insediare finalmente gli organismi, cosa che ci permetterà di organizzarci in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, per i quali ci sono già dialoghi in corso con altre forze politiche. Credo sia sotto gli occhi di tutti la deprimente situazione della Città di Udine, ormai priva di prospettive, e a secco di contributi europei. Zero progetti presentati, significa incapacità di programmare e pianificare, una carenza particolarmente penalizzante per una città che ha bisogno di crescere e rinnovarsi”.
“Noi non siamo soddisfatti dell’attuale scenario politico a livello regionale e locale”, chiosa Augusto Burtulo, udinese doc “e non lo sono molti cittadini che non si riconoscono nell’attuale assetto, schiacciato tra destra e sinistra; ora sapranno di poter contare su forze alternative che si richiamano agli ideali del socialismo liberale e che intendono lavorare su proposte innovative coinvolgendo i cittadini”. Analoga la situazione in montagna “dove la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica è crescente” – conferma Emanuele Facchin, referente dell’Alto Friuli, secondo il quale una voce monocorde schiacciata verso il centro destra non è proficua. Per questo intendiamo intensificare il lavoro sul territorio, per far conoscere Azione ai cittadini. Attraverso il confronto, infatti, siamo certi di poter raccogliere spunti utili per elaborare proposte concrete, saranno la base per i nostri futuri programmi amministrativi”.
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