Cronaca & Attualità
Nasce a Udine “Sinergia Civica”, l’obiettivo è raccogliere idee e rilanciare il ruolo della città
La presentazione ufficiale sabato mattina. Invitati a parlarne saranno i due consiglieri regionali Simona Liguori (Cittadini) e Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia)
UDINE – Cittadine e cittadini comuni che «hanno a cuore Udine e il suo futuro, uniti dall’intento di creare una rete sempre più ampia e partecipata per raccogliere idee e rilanciare così il ruolo di una città da troppo tempo senza prospettive». Nasce Sinergia Civica, una nuova associazione che si affaccia sul panorama udinese con la volontà di «contribuire all’ampliamento del dibattito politico dei comuni cittadini, nella prospettiva di offrire proposte concrete e un ulteriore stimolo di confronto e scambio tra le persone».
La presentazione ufficiale del neonato sodalizio, che ha scelto come proprio presidente Aurelio Ferrari, è in programma sabato 19 marzo alle 10.30 al Visionario di Udine (via Asquini 33). E per il “debutto in società”, Sinergia Civica ha organizzato un incontro-confronto proprio sul tema del civismo. «Un fenomeno – spiega il presidente dell’associazione – che negli ultimi anni si è sempre più sviluppato nelle città e nelle regioni e che vorremmo analizzare insieme per comprenderne le ragioni e gli sviluppi». A parlarne, quindi, saranno due esponenti di altrettante liste civiche: la consigliera regionale de I Cittadini, Simona Liguori, e il consigliere regionale e segretario de Il Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo.
Ma da chi è composta la neonata associazione? «Siamo semplici cittadini – spiega Aurelio Ferrari – che hanno a cuore Udine e il suo futuro e che vogliono costituire un gruppo di persone che, al di fuori delle ordinarie formazioni politiche, possano proporre e realizzare anche azioni concrete a beneficio della collettività, sia nel capoluogo friulano, ma non solo. Crediamo – prosegue – che le persone, prima di tutto, siano il motore del rinnovamento. Il nostro intento è quindi quello di creare una rete di soggetti che tornino a parlare di temi cari alla nostra città, come partecipazione giovanile, valori, integrazione, democrazia, ma anche di aspetti concreti, come sanità, istruzione, periferie, ambiente, qualità della vita, sviluppo economico e diritti civili. Insomma – continua il presidente – temi che due anni di pandemia sembrano aver messo a tacere, ma che invece crediamo debbano tornare prepotentemente nell’agenda cittadina. Con rispetto, partecipazione, accoglienza e soprattutto amore per la nostra città». A introdurre la mattinata oltre al presidente di Sinergia Civica, dipendente dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, ci saranno anche altri due rappresentanti dell’associazione, l’architetto Alessandra Furlan e Luca Sbrizzo, professionista nel settore dei servizi alla ristorazione.
«Appena lanciata la nostra pagina Facebook – commenta Ferrari – abbiamo fin da subito riscosso un notevole interesse. Molte persone ci hanno contattato per chiederci i motivi e finalità della nostra associazione. Credo sia assolutamente normale – prosegue – ed è già un primo segnale di partecipazione». Un nuovo soggetto politico quindi? «Non è questo l’intento, anche se più di qualcuno ce l’ha già chiesto – chiarisce subito il presidente del sodalizio –. Lo scopo, al momento, è quello di sollecitare nuovamente la partecipazione e la discussione su temi cittadini. Non siamo solo noi a sentirne l’esigenza, ma moltissime persone con le quali ci confrontiamo quotidianamente. Se poi, questo, si tradurrà in altro non lo possiamo sapere. Dipenderà dagli stimoli che arriveranno».
Se il primo incontro (sabato 19 marzo) verterà sul tema della partecipazione civica alla vita politica regionale e locale, sono già in cantiere i temi che l’associazione intende proporre e su cui discutere e confrontarsi. Si parlerà, dunque, delruolo del Comune in tema di sanità, ovvero cosa può fare un’amministrazione pubblica per venire incontro alle esigenze dei cittadini in questo campo, ma anche le aspettative e le prospettive per le periferie, intese non più come semplici “dormitori”, ma come nuovi centri di aggregazione di servizi. Impossibile, poi, non affrontare il tema dell’integrazione, a maggior ragione dopo l’attuale conflitto ucraino, così come la partecipazione giovanile, con un sempre maggior coinvolgimento e voglia di partecipare alla vita attiva cittadina da parte dei giovani. A questi si aggiungono le tematicheambientali, della qualità della vita, dello sviluppo economico e dei diritti civili delle persone. «Il tutto – conclude Ferrari – declinato al plurale, perché è così che vediamo il futuro: plurale, rispettoso dell’altro, inclusivo e partecipativo».
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