Cronaca & Attualità
Ucraina: oltre 500 profughi registrati all’hub sanitario di Udine
Nella struttura allestiti anche spazi di accoglienza temporanea, in particolare per donne e bambini
UDINE – “Gli sforzi combinati del sistema sanitario e della Protezione civile hanno consentito di allestire alla fiera di Udine un hub sanitario, al quale dal 9 marzo a ieri si sono rivolte 556 persone in fuga dalla guerra in Ucraina, per sottoporsi al tampone per il Covid-19 o effettuare la vaccinazione. Al momento la percentuale di profughi risultati positivi al Covid-19 è bassa, ma dobbiamo prestare la massima attenzione. Inoltre, la struttura allestita è stata dotata di una quarantina di posti di prima accoglienza: in questo modo siamo pronti a dare una sistemazione temporanea alle persone, per lo più donne e bambini, che arrivano nella notte e concedere loro qualche ora di riposo mentre vengono eseguite le dovute procedure sanitarie. Stiamo quindi valutando la disponibilità di ulteriori spazi immediatamente approntabili nel caso il numero dei profughi che si fermano in Friuli Venezia Giulia dovesse crescere”. Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con deleghe a Salute e Protezione civile Riccardo Riccardi al termine della riunione con il prefetto di Udine Massimo Marchesiello, il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale Denis Caporale e il direttore di Udine Gorizia Fiere Lucio Gomiero, svoltasi proprio all’interno dell’hub vaccinale rapidamente predisposto per l’esecuzione delle procedure sanitarie per i profughi ucraini, a partire dalla registrazione all’anagrafe sanitaria.
Riccardi ha confermato che “sono state allestite strutture per la prima accoglienza dei profughi ai valichi di Tarvisio e Fernetti e per il momento quello di Udine è l’hub sanitario di riferimento per l’intera regione”. Il vicegovernatore ha evidenziato che al 14 marzo in Friuli Venezia Giulia i profughi transitati dal Friuli Venezia Giulia erano 24mila e circa 1.300 di loro si sono fermate in regione. Dal 9 al 16 marzo nell’hub udinese sono stati effettuati 416 tamponi e solo 4 di loro sono risultati positivi; sono inoltre state effettuate 158 vaccinazioni contro il Covid-19 a persone adulte e 15 a bambini e 58 vaccinazioni per difterite, tetano, polio e pertosse.
“Questa emergenza non è solo umanitaria, ma ha anche un profilo sanitario perché, anche se al momento non ci sono evidenze di alcuna correlazione con l’arrivo nel nostro Paese di chi fugge dalla guerra, nell’ultima settimana è stato registrato un aumento del 20 per cento dei contagi Covid – ha detto Riccardi -. Stiamo collaborando quindi con le prefetture e i Comuni per affrontare nel modo migliore anche questa situazione, alla quale con tutta probabilità nei mesi più caldi si sommerà la ripresa degli arrivi di migranti dalla rotta balcanica”.
Il vicegovernatore ha quindi annunciato che “venerdì mattina all’alba partirà alla volta della Slovacchia la seconda colonna mobile della Protezione civile regionale che allestirà un campo d’accoglienza a ridosso del confine con l’Ucraina”.
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