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Cronaca & Attualità

Nuovo campus per il dipartimento di area medica nell’ex convento dei cappuccini

Si tratta di un progetto che insiste nell’area di piazzale Kolbe

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UDINE – “Un progetto sfidante che ha molteplici implicazioni anche per la sanità regionale e che richiede ulteriori riflessioni per valutarne tutte le ricadute.  L’amministrazione regionale ne seguirà con interesse l’evolversi”. Lo ha espresso il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a margine della presentazione del progetto relativo al nuovo campus di area medica dell’ateneo udinese, iniziativa che si è svolta a palazzo Maseri alla presenza del rettore dell’Università degli Studi di Udine Roberto Pinton.

Si tratta di un progetto che insiste nell’area di piazzale Kolbe dove ha sede il dipartimento di area medica dell’università. Nella parte Sud dell’esistente edificio è in fase di progettazione una nuova struttura dove troveranno spazio due corpi di fabbrica: a sinistra le aule che potranno ospitare circa un migliaio di studenti e a destra i laboratori. La ristrutturazione dell’esistente e la realizzazione dei nuovi spazi permetterà di creare un nuovo polo accentrato dove far convergere tutta l’area medico-sanitaria. È stata pensata anche la progettazione della viabilità e degli accessi, prevedendo un ingresso anche da via Ristori, mantenendo l’attuale su via Chiusaforte, per rendere l’area collegata e funzionale.
Nel nuovo campus, che si estenderà su 10.400 mq inclusi i 7.000 mq del nuovo edificio, troveranno sede 55 studi, 7 openspace, 67 laboratori e 12 aule. Per la formazione delle professioni sanitarie i metri quadrati disponibili sarebbero 1.600 mq.
L’ipotesi è di trasferire, infatti, gli studi dei tutor didattici e le aule oggi presenti nel seminario di viale Ungheria nella nuova realtà. Si ipotizzano 18 studi e 8 aule. Il progetto è in fase esecutiva e l’inizio dei lavori potrebbe partire a giugno del prossimo anno.

Durante l’illustrazione è stata ipotizzata la cessione, con vincolo di destinazione d’uso, della parte del chiostro non utilizzata per le aule. Le ipotesi progettuali a riguardo prevedono la realizzazione di residenze universitarie e a servizio del presidio ospedaliero, attività di ristorazione e commerciali. Nell’esprimere apprezzamento per il lavoro illustrato, Riccardi ha condiviso una riflessione anche sul tema dell’appropriatezza e sulla necessità di mettere in atto un piano straordinario di accessibilità alla correttezza dei percorsi dei servizi sanitari.

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