Cronaca & Attualità
Il 118 ha festeggiato i suoi primi 30 anni. Nel 2021 ha gestito 600 mila chiamate
Il sistema di emergenza territoriale si basa sull’impiego di 51 ambulanze operative in orario diurno e di 35 in notturno con 7 automediche e l’elisoccorso operativo sulle 24 ore
“Il futuro del 118 – ha indicato Riccardi – è anche nell’implementazione delle tecnologie comunicative di intervento e nei grandi investimenti nel capitale umano consentendo, ad esempio, agli operatori di prestare la propria professionalità ruotando all’interno dell’emergenza-urgenza in quello che è un sistema unico regionale che oggi offre competenza ed efficienza”.
Lo sforzo da perseguire per migliorare il livello di prestazioni già elevato, come è emerso in conferenza stampa, è anche quello di attivare un servizio di formazione e informazione ai cittadini sulle modalità di attivazione del sistema di soccorso, fondamentale per accelerare l’invio dei mezzi e per capire le necessità di chi richiede il servizio.
Sui numeri si è soffermato De Monte che ha ricordato come il sistema di emergenza territoriale nella nostra regione si basi sull’impiego di 51 ambulanze operative in orario diurno e di 35 in notturno con 7 automediche e l’elisoccorso operativo sulle 24 ore. Un sistema che coinvolge 900 professionisti tra autisti, volontari, infermieri e medici. Mezzi che sono mossi dalla centrale operativa unica regionale Sores che nel 2021 ha gestito 131.000 missioni di soccorso effettuate a fronte di circa 600.000 chiamate, 1.600 al giorno.
Sul totale delle missioni, 1.200 sono state per arresto cardiaco e 250 per parto imminente. Su queste casistiche, oggi, nella sala ovale della Protezione civile regionale sono state portate le positive testimonianze di un padre, sopravvissuto ad un arresto cardiaco grazie all’arrivo immediato dell’ambulanza e alla preparazione del figlio educato alle manovre rianimatorie, e di un marito che è riuscito a far partorire la moglie guidato telefonicamente, passo dopo passo, dall’operatore.
“Questi numeri sono la dimostrazione concreta della dimensione del lavoro e dell’impegno profuso dai professionisti” ha commentato Riccardi sottolineando il dato delle telefonate improprie: “270.000 chiamate pari al 43% del totale sono improprie, questo evidenzia la capacità di filtrare i flussi e dà un profilo di efficienza che garantisce la corretta presa in carico. La vita delle persone dipende anche da questo”.
Nel suo intervento il vicegovernatore ha posto l’attenzione anche sul tema della prevenzione che “deve trovare alleanze nella società a partire dalle scuole, nelle quali riscoprire lo studio dell’educazione civica” e sulla formazione “ci sono manovre salvavita che possono essere insegnate anche alla popolazione. La prevenzione – ha aggiunto – determina anche l’appropriatezza e la sostenibilità del sistema, su questo dobbiamo insistere”.
Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook
You must be logged in to post a comment Login