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Cronaca & Attualità

Eccidio di via Spalato, Zanin: “Non va mai data per scontata l’acquisizione della pace”

Durante la cerimonia, organizzata da Anpi Udine con la collaborazione del Comune di Udine, i fatti sono stati ricostruiti dal professor Fabio Verardo

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UDINE – “Non va mai data per scontata l’acquisizione della pace”. È questo il messaggio che il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Piero Mauro Zanin, ha lanciato in occasione del 77esimo anniversario dell’eccidio dei 29 patrioti trucidati dai nazifascisti nel cortile delle carceri di via Spalato a Udine. “Il significato di commemorazioni di questo tipo – ha evidenziato il presidente – è quello di esaltare il sacrificio di questi uomini morti per la libertà e per il senso di pace, dopo mesi di guerra fratricida e civile che è avvenuta anche nel nostro Friuli. L’aspetto più importante però, su cui dobbiamo meditare, visto quanto vissuto prima con la pandemia e ora con la guerra in Ucraina, è la necessità di tenere sempre alti questi valori, di non darli mai per scontati. Per evitare che questo avvenga oggigiorno, ma soprattutto in futuro, è necessario che a queste commemorazioni partecipino i ragazzi, a partire già  dalle elementari, per conoscere la storia con i suoi drammi e i suoi successi, i fatti per poterli combattere in futuro. Se rimangono nell’ignoranza, infatti – ha concluso Zanin – rischiano di diventare preda di chi magari li vuole strumentalizzare anche per interessi economici e di supremazia”.

Durante la cerimonia, organizzata da Anpi Udine con la collaborazione del Comune di Udine, i fatti sono stati ricostruiti dal professor Fabio Verardo ricordando come, mentre gli Alleati cominciavano l’offensiva oltre la linea Gotica, il 9 aprile 1945, alle 5 del mattino, le SS radunarono i 29 partigiani, garibaldini e osovani, nel cortile del carcere udinese. Negando loro ogni conforto religioso, li divisero in tre gruppi e li falcidiarono sotto raffiche di mitraglia. Chi era rimasto ancora in vita fu finito a colpi di pistola.
In loro memoria è stata deposta una corona d’alloro e sono intervenute le autorità presenti tra cui l’assessore all’Istruzione del Comune di Udine Elisabetta Marioni, la medaglia d’oro al valore militare Paola Del Din e il presidente di Anpi Udine Dino Spanghero. I vari discorsi, incluso quello di Zanin, sono stati intervallati dalle voci del Coro Popolare della Resistenza.
“È importante – ha sottolineato Spanghero – che ogni anno ci ritroviamo qui per ricordare ma non solo: una cerimonia come questa ha senso solo se il messaggio che da essa proviene ha un’attualità al giorno d’oggi e penso che quello di pace che deriva da questi luoghi sia più che mai di attualità”.

Furono fucilati Angelo Adamo da Comiso, anni 30; Gio Batta Beccia da Ronchis, anni 21; Mario Bolognato da Firenze, anni 26; Umberto Bon da Manzano, anni 31; Matteo Bossa da Paesana, anni 19; Luigi Ciol da Teglio Veneto, anni 19; Giunio Coloricchio da Pozzuolo, anni 19; Luigi Coradazzi da Socchieve, anni 23; Francesco Del Vecchio da Barletta, anni 23; Giuseppe Favret da Azzano X, anni 18; Ovidio Favret da Azzano X, anni 21; Mario Foschiani da Udine, anni 32; Salvatore Genovese da Randazzo, anni 24; Giovanni Ghidina da Forni di Sotto, anni 41; Albino Gonano da Prato Carnico, anni 26; Luigi Grahrelj da Gorizia, anni 18; Elio Livoni da Buttrio, anni 25; Mario Modotti da Udine, anni 32; Valentino Monai da Amaro, anni 29; Antonio Morocutti da Treppo Carnico, anni 27; Leandro Nonini da Gemona, anni 29; Gino Nosella da Portogruaro, anni 20; Enrico Pascuttini da Spilimbergo, anni 20; Elio Polo da Forni di Sotto, anni 52; Arduino Potocco da Buttrio, anni 22; Enno Radina da Villasantina, anni 31; Benito Siniciali da Sesto al Reghena, anni 21; Giulio Tesolin da Fiume Veneto, anni 21; Napoleone Zompicchiatti da Manzano, anni 41.

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