Cronaca & Attualità
Fino a mercoledì 13 aprile Ribolla Gialla protagonista al Vinitaly
Gli assessori Zannier e Bini: “La Ribolla Gialla è il vino simbolo del Friuli Venezia Giulia in cui troviamo rinchiuse le caratteristiche di questa Regione: qualità, capacità, unità”
FVG – Fino a mercoledì 13 la Regione si presenta a Vinitaly con 77 aziende vitivinicole della collettiva Ersa e una promozione unitaria all’insegna del marchio Io sono Friuli Venezia Giulia. Il programma dei quattro giorni alla fiera di Verona e le strategie regionali sono stati illustrati a Udine
dagli assessori regionali alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, e alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione.
“Siamo felici di tornare a Vinitaly in presenza – hanno commentato all’unisono i due rappresentati dell’Esecutivo – anche se con spazi ridotti dalla scia pandemica, che ci hanno imposto di portare 77 aziende anziché gli oltre cento produttori a cui eravamo abituati. L’obiettivo comunque è stato quello di dare priorità alle realtà produttive, rinunciando ad una parte degli spazi istituzionali”.
Per quanto riguarda il programma, la regina dello stand Fvg sarà la Ribolla Gialla. Protagonista di diversi focus e degustazioni, sarà presentata ai buyers internazionali di Asia (Giappone e Corea del Sud), Gran Bretagna, Centro America (Messico e Repubblica Dominicana), Africa (Camerun, Etiopia, Angola) e Stati Uniti.
“La Ribolla Gialla è il vino simbolo del Friuli Venezia Giulia in cui troviamo rinchiuse le caratteristiche di questa Regione: qualità, capacità, unità. Presenteremo la Ribolla come solo questa regione sa fare ovvero in mille modi diversi e tutti d’eccellenza. C’è un’intima unione tra la regione e la presenza di questo vitigno che ne determina l’identità. Mancano alcuni passaggi relativi ai disciplinari di produzione ma la sua promozione va avanti con convinzione” ha dichiarato Zannier.
Anche Bini è tornato sul concetto di unità, evidenziando che “quando si parla di enogastronomia e turismo non si può non giocare di squadra. Penso che in questi anni abbiamo costruito un sistema importante, per cui anche a Vinitaly si parlerà di vino così come di eccellenze gastronomiche a partire dai consorzi quali il Montasio, il San Daniele, l’olio Tergeste”.
Per i due assessori “il territorio è il nostro vero ed unico valore aggiunto e va comunicato in modo unitario”. Da qui la forte collaborazione con PromoTurismoFVG e l’annuncio, da parte dell’assessore Bini, della volontà della Giunta regionale di lanciare nel 2023 un grande evento internazionale dedicato al vino attorno a cui collocare anche le nicchie di eccellenza gastronomica. “Non vogliamo competere con Vinitaly, ovviamente – ha precisato Bini -, ma accendere un faro internazionale sulle peculiarità della nostra regione a partire dai luoghi e dai territori”.
Nel frattempo PromoTurismoFVG ha dato il via ad una campagna di marketing televisiva con fondi regionali per 1,5 milioni di euro finalizzata a promuovere il Friuli Venezia Giulia sui palinsesti televisivi dei canali generalisti Mediaset e Dazn.
Alla presentazione ha preso parte anche Adriano Gigante, presidente del Consorzio delle Doc Fvg, che ha espresso ottimismo sia sui dati di tenuta del comparto vitivinicolo dopo due anni di crisi sanitaria, sia sulla possibilità di pronosticare una crescita del turismo enogastronomico in regione, spinta dall’integrità del paesaggio e dalla varietà dei territori, compatibilmente con la tenuta del contesto geo-politico.
Altri dettagli del programma riguardano la giornata di apertura con una degustazione anche di Pinot bianco del Collio, mentre nella giornata di chiusura due presentazioni speciali saranno dedicate al Tazzelenghe e alla guida Top Vini Friuli Venezia Giulia. Nelle giornate centrali due gli appuntamenti particolari: il primo su Italo Cosmo, Omaggio a un protagonista dell’ampelografia del XX secolo, uomo di scienza e divulgazione, appassionato alpinista, a cura della ITAS Spilimbergo (lunedì pomeriggio); il secondo sulla Dendrochirurgia: una cura contro il mal dell’esca. Dieci anni di sperimentazioni e ricerche tra Italia e Francia (martedì pomeriggio).
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