Cronaca & Attualità
Piano comunale di ripresa e resilienza in Val Resia: i protagonisti sono i residenti
Quattro i pilastri individuati nell’ambito del progetto voluto dal Comune e curato da Cramars: sostenibilità, rigenerazione, coesione sociale e digitalizzazione
RESIA – E’ stato presentato a Resia il primo Piano comunale di ripresa e resilienza (Pcrr) realizzato in Friuli. Un’iniziativa voluta dall’amministrazione comunale e sviluppata da Cramars, cooperativa per lo sviluppo sociale con sede a Tolmezzo. «Le risposte fornite dal primo Pcrr realizzato in Fvg sono state importanti e dimostrano il radicamento della gente della Val Resia alla propria identità locale e alla propria cultura – fanno sapere dalla cooperativa Cramars -. Costruire delle risposte a domande latenti di sviluppo ha significato incrociare le grandi sfide regionali, nazionali e comunitarie, ma ha voluto dire anche guardare alle opportunità e agli errori delle scorse programmazioni. E’ stata un’iniziativa che ha riscritto le regole e le modalità di coinvolgimento della gente della valle. Tutti i partecipanti hanno potuto dire ciò che pensavano e tutti hanno potuto contribuire a elaborare delle proposte basate su idee, iniziative, progetti».
Nel complesso, alla stesura del Pcrr, hanno partecipato 77 persone, aderendo ai vari tavoli e ponendo la Val Resia come un “territorio in transizione”: transizione ecologica e digitale innanzitutto, moderna ma costruita sulla “prossimità” di chi questo territorio lo abita e ha tutta l’intenzione di abitarlo anche in futuro, cercando di migliorarne la qualità della vita e il benessere dei cittadini e delle imprese locali. «Si tratta di un percorso appena iniziato, che rimette in movimento una valle, un percorso dinamico che lavora con logiche inclusive. Un percorso senza tempo per un territorio che desidera diventare resiliente», ribadiscono da Cramars.
Sono 4 i pilastri individuati dalla gente della valle per immaginare il proprio futuro: la sostenibilità, la rigenerazione, la coesione sociale, la digitalizzazione. Per ogni tema sono stati “fotografati” i dati di partenza condivisi, i punti di forza e di debolezza sui quali agire, con i partecipanti che si sono posti la domanda su come provocare il cambiamento. In questo modo è emerso l’impatto auspicabile, il risultato al quale tendere, e le linee di intervento necessarie. Al termine del lavoro sono state tracciate quasi 40 ipotesi progettuali, per una delle quali è già stato chiesto un finanziamento.
Hanno partecipato alla presentazione il sindaco di Resia Anna Micelli, Cristian Sedran di Carpe Diem, Angela Puppini e Stefania Marcoccio della cooperativa Cramars.
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