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Cronaca & Attualità

Prima casa in Fvg: stanziati 90 milioni di euro in 3 anni

L’attenzione della Regione si è concentrata su giovani coppie e sulle zone scarsamente abitate

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FVG – Novanta milioni di euro in tre anni. È quanto è stato stanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per i contributi destinati all’acquisto della prima casa.  I numeri relativi al 2022 e ai prossimi due anni sono stati comunicati dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, durante l’assemblea associativa del collegio provinciale di Udine della Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip). L’incontro, tenutosi nella sede della Camera di commercio Pordenone-Udine, ha permesso di approfondire in senso più lato il tema “prima casa”, particolarmente importante per il lavoro quotidiano degli agenti immobiliari professionali.  L’assessore ha sottolineato come, rispetto al passato, siano stati aumentati i fondi a disposizione cambiando però i criteri di accesso al contributo, mettendo il focus sulle giovani coppie; la legge precedente, datata 2016, si concentrava invece perlopiù sul recupero del patrimonio esistente, a prescindere da chi e perché comprasse.

Entrando nel dettaglio, l’esponente della Giunta ha spiegato che la logica seguita è stata quella di aiutare quante più persone possibili ad avere una prima casa, indipendentemente dalle condizioni dell’immobile, nuovo o da ristrutturare; l’attenzione è stata dedicata soprattutto alle giovani coppie, under 36, e a chi abita in zone interessate dallo spopolamento, come la montagna.
Una scelta, quest’ultima, che ha portato a elevare in maniera decisamente significativa le cifre stanziate dalla Giunta: dal 2016 al 2018 la Regione aveva assegnato 19 milioni di fondi, mentre dal 2018 al 2021 l’attuale Amministrazione regionale ha destinato 153 milioni di euro, dei quali 66 milioni erogati a oggi, nonostante la difficile situazione economica dovuta ai costi della pandemia. Anche per i prossimi tre anni, compreso il 2022, sono stati stanziati 30 milioni di euro ogni 12 mesi, per un totale di 90 milioni, consentendo così di poter soddisfare una media di circa 2mila domande.
L’assessore ha avuto modo di ribadire poi alla platea “tecnica” degli agenti le caratteristiche dei criteri introdotti con il 2022 per le nuove domande: un mutuo per almeno il 50% della cifra; la metratura limitata a 150 metri quadri (superficie catastale totale escluse aree scoperte) per i recuperi o l’acquisto con recupero; 120 metri quadrati invece per il solo acquisto o nuove costruzioni; un costo non superiore ai 200mila euro dei quali 35mila a carico del richiedente; il non possesso nei due anni precedenti di altri alloggi. Il contributo è stato limitato a 12mila euro per acquisto con contestuale recupero (15mila euro in montagna), 10mila 500 euro per il solo acquisto, nuova costruzione e recuperi importanti (13mila euro in montagna) e 7mila euro per manutenzione straordinaria (8mila euro in montagna). I giovani fino a 36 anni godono di una maggiorazione di 4mila 500 euro.

L’esponente della Giunta ha ricordato, infine, che la Regione sta monitorando gli effetti di questa “mini riforma”, nella ricerca costante di soluzioni per alcune criticità come i tempi di erogazione del contributo. Si sta pure pensando a introdurre delle modifiche future, guardando ai trend demografici e sociali degli ultimi anni, per tenere conto degli effetti della pandemia.

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