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I telescopi nelle Canarie con i ricercatori di UniUd osservano l’esplosione nucleare di una stella

La scoperta ha consentito di identificare una nuova classe di sorgenti galattiche di raggi gamma di altissima energia

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UDINE – L’esplosione nucleare di una sorgente galattica a 8000 anni luce dalla Terra, con una emissione di raggi gamma di alta energia mai prima d’ora rilevata, è stata osservata dai telescopi Magic, nelle Canarie, ai quali partecipa l’Università di Udine. La sorgente, la RS Ophiuchi della costellazione dell’Ofiuco, nella Via Lattea, è una nova ricorrente, una stella che dà luogo a periodiche emissioni di raggi gamma. La scoperta ha consentito di identificare le novae come una nuova classe di sorgenti galattiche di raggi gamma di altissima energia originati dall’accelerazione di protoni, aprendo una nuova finestra sulla conoscenza dei raggi cosmici. I risultati della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale, Nature Astronomy. L’Ateneo friulano partecipa alla collaborazione Magic con il gruppo di Fisica astroparticellare, coordinato da Barbara De Lotto, del dipartimento di Scienze informatiche, matematiche e fisiche (Dmif).

Prima di essere fotografato da Magic l’8 agosto 2021, l’evento è stato individuato dal rivelatore Large Area Telescope dell’osservatorio spaziale Fermi della Nasa e dai telescopi dell’High Energy Stereoscopic System (Hess) in Namibia. Dopo gli avvisi lanciati dalle due collaborazioni è stato possibile orientare i sensibili telescopi Magic nella direzione di arrivo del flusso di raggi gamma, la cui origine è stata attribuita all’attività di RS Ophiuchi. L’ultima esplosione del sistema RS Ophiuchi era stata registrata nel 2006.
«Il risultato – spiega De Lotto – è stato ottenuto grazie alle rivelazioni effettuate dai due telescopi atmosferici Cherenkov, di cui si compone Magic, sull’isola spagnola di La Palma, nelle Canarie». L’Italia ha un ruolo di primo piano in questa partnership internazionale grazie ai contributi dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).
Il gruppo di Fisica astroparticellare dell’Università di Udine lavora con la collaborazione Magic fin dalla sua nascita, quasi vent’anni fa. E partecipa anche al suo naturale proseguimento nel progetto Cherenkov Telescope Array (Cta), che rappresenta l’evoluzione di Magic e la nuova generazione di telescopi Cherenkov.

Il sistema di calibrazione della camera (Calibox) del primo Large Sized Telescope (Lst) dei telescopi Cherenkov è stato predisposto e messo a punto nei laboratori dell’Università di Udine in collaborazione con le sezioni Infn dell’Università di Roma “La Sapienza” e Udine-Trieste. Attualmente gli studiosi dell’Ateneo udinese, Michele Palatiello e Diego Cauz, con la responsabile scientifica Barbara De Lotto, sono impegnati nella costruzione e test delle future quattro camere Calibox. «Magic e Cta – sottolinea De Lotto – sono dei formidabili ambienti per la formazione dei dottorandi, fra i quali, attualmente, Irene Burelli e Alessandro Vigliano».

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