Cronaca & Attualità
Nordio: “Se i cittadini vogliono riformare la giustizia, votino al referendum del 12 giugno”
L’ex procuratore aggiunto di Venezia ha chiuso il ciclo di meeting organizzato dal Lions Club Udine Host
UDINE – “Il referendum del prossimo 12 giugno rappresenta un’occasione importante: i cittadini italiani che vogliono che vi sia una rivoluzione nella giustizia dovranno andare votare. E’ vero che i quesiti sono di difficile comprensione ma una significativa partecipazione evidenzierebbe la volontà del popolo italiano di riformare il sistema giudiziario”. È questo il messaggio lanciato dall’ex procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio, ospite presso l’Astoria Hotel Italia di Udine nell’ultimo meeting della stagione del Lions Club Udine Host. Nordio, che già nel mese di novembre era stato protagonista di una serata dedicata alla crisi della magistratura dopo la vicenda Palamara, ha presentato il suo ultimo libro “Giustizia ultimo atto. Da Tangentopoli al crollo della magistratura” nel quale, a trent’anni da Tangentopoli, l’ex magistrato ha analizzato conseguenze e, soprattutto, possibili scenari legati al futuro del sistema giudiziario italiano.
“Sia Tangentopoli – ha detto – sia Mani pulite sono stati un fallimento. Questo perché la corruzione è stata più forte della legge e della magistratura e perché questa guerra è stata condotta con armi sbagliate, in primis la creazione di nuovi reati e l’inasprimento della pena, che è uno strumento che non ha mai funzionato. In Italia esistono circa 250mila leggi, a fronte delle circa 25mila degli altri Paesi europei. Aumentare il numero di leggi significa incrementare gli strumenti in dote al potenziale corrotto. Serve invece una riforma della giustizia e il referendum potrebbe rappresentare un primo passo in tale direzione”.
“Il tema della giustizia – ha precisato il presidente del Lions Club Udine Host Carlo Delser – è estremamente importante ed è per questo che abbiamo deciso di avere nuovamente nostro ospite Carlo Nordio. In questo anno lionistico, che si sta per concludere assieme alla mia presidenza, abbiamo trattato argomenti di grande attualità, come quello legato al Covid e alla campagna vaccinale anticipando anche, purtroppo, tematiche salite prepotentemente alla ribalta come gli equilibri di politica internazionale e il ruolo di Russia e Cina nello scacchiere, affrontati con grande competenza e lungimiranza, nel novembre scorso, dal professor Arduino Paniccia. L’auspicio è che, con la nuova stagione, si possa iniziare a parlare di post-Covid e di fine della guerra”.
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