Cronaca & Attualità
Il vicedirettore Fao Maurizio Martina a Udine per parlare di biodiversità e agroecosistemi
L’appuntamento è per martedì 24 maggio dalle 15.30 nell’aula C5 del polo scientifico dell’Ateneo di via delle Scienze 206
UDINE – Maurizio Martina, vicedirettore generale dell’Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), già ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sarà all’Università di Udine martedì 24 maggio per partecipare all’incontro “Biodiversità negli agroecosistemi e autosufficienza alimentare: obiettivi inconciliabili?”. L’appuntamento, organizzato dal dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, si terrà dalle 15.30 nell’aula C5 del polo scientifico dell’Ateneo (via delle Scienze 206). Filo conduttore dell’incontro, le criticità del nostro Paese legate ai bassi livelli di autosufficienza alimentare e alla dipendenza dai fornitori esteri di energia e di materie prime agricole. I lavori si apriranno con i saluti del rettore, Roberto Pinton, e del direttore del dipartimento, Edi Piasentier.
A seguire, Stefano Bovolenta, dell’Università di Udine, terrà un intervento introduttivo su “Agricoltura sostenibile e multifunzionale”. Sarà quindi la volta di Francesco Pennacchio, dell’Università di Napoli, che parlerà di “Biodiversità e protezione sostenibile delle piante”. Le “Nuove tecnologie per conciliare produttività, sostenibilità e biodiversità” saranno al centro del contributo di Michele Morgante, dell’Università di Udine, accademico dei Lincei. “La nuova Politica agricola comune (Pac) e le scelte per il Piano strategico 23-27” saranno invece analizzati da Karen Miniutti, dell’Autorità di gestione del PSR della Regione Friuli Venezia Giulia. Concluderà questa prima parte dell’incontro il vicedirettore generale della Fao,Maurizio Martina. L’incontro proseguirà con i contributi alla discussione portati da docenti e studenti del dipartimento Scienze agroalimentari, ambientali e animali, nonché di portatori d’interesse del territorio.
La guerra in Ucraina e, per certi versi, anche la pandemia dovuta al Covid, hanno reso più evidente questi problemi a livello nazionale, accumunati anche dall’interconnessione economica globale. «Tutto ciò avviene in un momento storico nel quale, a tutti livelli – sottolinea Edi Piasentier –, i temi della sostenibilità ambientale e sociale sono diventati centrali. L’Agenda Onu 2030, gli accordi Cop sul clima e le politiche europee “Green Deal” per una transizione verde verso una neutralità climatica entro il 2050 ne sono la conferma».
La necessità di raggiungere livelli accettabili di autosufficienza, senza rinunciare agli indubbi benefici e opportunità della globalizzazione, impone una seria riflessione. «A livello globale – spiega Piasentier – la Fao invita i paesi più ricchi a considerare anche che il conflitto in Ucraina, oltre a giocare un ruolo importante nella dimensione internazionale dei sistemi agricoli, ha aggravato una situazione già delicata in molti paesi poveri di Africa e Asia».
Doverosa, quindi, una discussione, afferma Piasentier, «su possibili soluzioni e compromessi consentiti dalle conoscenze scientifiche, dall’innovazione tecnologica e dalle esperienze maturate grazie all’adozione di sistemi di gestione agro-zootecnica sempre più attenti ai temi della sostenibilità ambientale e sociale».
Il convegno inaugura un ciclo di incontri del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, dedicati ad approfondimenti di temi scientifici d’attualità e particolare interesse interdisciplinare.
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