Cronaca & Attualità
Il Ceghedaccio continua a scaldare i cuoi di migliaia di fan
Tanti gli appassionati di dance anni ’70, ’80 e ’90, accorsi a Udine da tutte le province, dal Veneto e anche dalla Slovenia
UDINE – «Un’edizione così partecipata, festosa e allegra non ce la ricordavamo da anni. Siamo rimasti letteralmente sorpresi da così tanto spontaneo affetto nei nostri confronti. Non ci sono altre parole che un sentito grazie a tutti, dal nostro pubblico fino agli straordinari collaboratori che riescono sempre a fare la differenza per l’attenzione ai particolari, così come alle aziende e agli sponsor che credono in noi da sempre». A fari spenti e con un filo di commozione, Carlo e Renato Pontoni, anime della manifestazione, commentano così l’ultima serata del Ceghedaccio, il grande evento dedicato agli appassionati di musica anni ’70, ’80 e ’90 tornato “in pista”, è proprio il caso di dire, ieri sera, 20 maggio, come tradizione vuole al padiglione 6 della Fiera di Udine. Due anni di stop forzato a causa della pandemia, mai successo fino ad ora nella storia del Ceghedaccio, non hanno quindi spento l’entusiasmo del colorato pubblico che in ogni edizione ha sempre richiamato migliaia di personeprovenienti non solo da tutta la regione, ma anche dal Veneto e dalla Slovenia. Tanto per dare un’idea, sono state benmille e 500 le dediche scritte dai partecipanti e proiettate sui maxi schermi e oltre 2 mila gli scatti di gruppo contati nella gettonatissima “macchina dei selfie”.
E così è stato anche ieri sera, quando tra parrucche, pantaloni a zampa di elefante, zeppe e camicie dai colletti enormi e sgargianti, di appassionati se ne sono visti tantissimi. Dietro alla consolle, con una produzione scenografica da grande concerto, c’erano Carlo e Renato Pontoni. A loro il compito di far suonare i dischi, rigorosamente in vinile, facendo ballare il pubblico sulle note dei più grandi successi di sempre. Rigorosissimi, come da tradizione, gli orari d’inizio e fine serata che rappresenta semplicemente non solo un’occasione per ballare, ma anche per un sano divertimento in compagnia in assoluta sicurezza, a maggior ragione dopo un’attesa così lunga. Iniziata alle 20 con il buffet e musica live, la festa è proseguita fino all’1.30 di notte. Il tutto condito come sempre da strabilianti effetti “sparati” sulla folla. Dalla pioggia di coriandoli alle decine di mega palloni colorati passati di mano in mano lanciandoli da ogni parte deldance floor. Apprezzatissima, infine, anche l’area esterna allestita per la prima volta con corner drink & food per godersi la festa all’aria aperta. Al termine della serata, con il pubblico che non voleva saperne di tornare a casa, il saluto con la scritta “Thank you for the music” (grazie per la musica) sulle note dell’omonimo brano degli Abba che tutti hanno cantato in coro.
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