Cronaca & Attualità
Buttrio solidale con l’Ucraina: il paese ha aperto porte (e cuore) a chi è scappato dalla guerra
Dalla raccolta di viveri e vestiario alla sistemazione in alloggi, dall’integrazione a scuola e nello sport alle consulenze legali: diverse le iniziative messe in campo
UDINE – Non si arresta l’ondata di solidarietà con cui Buttrio sta “travolgendo” gli ospiti ucraini. Dopo una prima, tempestiva raccolta di beni di prima necessità (viveri, vestiario), la generosità del paese continua a manifestarsi attraverso numerose attività di sostegno, come spiega l’assessore Tiziano Venturini: “Il Comune ha aderito a due progetti di accoglienza, finanziati dal Ministero e curati dalla onlus Aracon, cooperativa che ha vinto la gara indetta dalla Prefettura di Udine. Da marzo abbiamo sistemato nel nostro comune 28 persone in cinque alloggi, messi a disposizione da cittadini di Buttrio, e uno dalla Canonica”.
In totale sono 40 gli ucraini presenti, di cui 12 hanno trovato accoglienza presso parenti e conoscenti. Anche a loro viene offerto supporto, vestiario, generi alimentari. Una parte dei minori sta seguendo la dad per non perdere l’anno scolastico, altri – soprattutto chi frequenta materna e primaria – hanno invece richiesto di studiare nelle scuole di Buttrio e di partecipare alle attività sportive promosse dalle associazioni locali. Per agevolare l’integrazione degli ospiti ucraini, si sono svolti incontri con legali che hanno spiegato le leggi che regolano la loro permanenza in Italia. “Un avvocato li ha messi a conoscenza delle norme italiane in merito al loro status, in particolare se inseriti in un progetto che li lega, giustamente, ad alcuni obblighi. Stiamo lavorando con Aracon anche per un inserimento lavorativo in aziende di Buttrio, soprattutto nei settori ristorazione e pulizie”.
In partenza, infine, un corso di italiano riconosciuto dal Ministero, sempre gestito dalla cooperativa, spostato da Udine in una sede staccata a Buttrio, aperto anche paesi limitrofi. Nelle scorse settimane un carico di generi alimentari, vestiario, biancheria – che i volontari avrebbero dovuto raccogliere per quattro weekend continuativi e invece si sono fermati al secondo sabato perché i buttriesi hanno donato in abbondanza – è andato direttamente in Ucraina, a Chernivzi, vicino Leopoli. Grazie al gruppo di lavoro per l’emergenza ucraina, ben 35 scatoloni di merce sono giunti a destinazione a bordo di un’ambulanza, condotta da cittadini lituani.
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