Cronaca & Attualità
La solidarietà si veste da sposa grazie all’Andos Udine
Abiti nuziali donati a chi non può permetterseli negli spazi del centro commerciale Città Fiera
UDINE – La solidarietà può assumere molte forme, compresa quella di contribuire a delle nozze indimenticabili per chi magari non ce la fa con le sue disponibilità. E così, nel suo obiettivo di sostenere ed essere vicina alle donne nei diversi aspetti della loro vita, l’Andos Udine ha lanciato una nuova iniziativa: donare gli abiti da sposa a chi è impossibilitata a comprarseli nei negozi. Un modo per promuovere la sorellanza solidale e un gesto di supporto verso chi è in difficoltà economiche, ma sogna di essere una principessa il giorno del suo matrimonio.
«L’idea – spiega Mariangela Fantin, presidente dell’Associazione Donne Operate al Seno di Udine -, è nata perché un atelier ci ha donato diversi abiti da sposa. Così abbiamo pensato che sarebbe stato bello metterli a disposizione di chi non riesce ad affrontare la spesa per acquistare un vestito che, di solito, si indossa solo per una giornata. Quando si è sparsa la voce di questa iniziativa, però, ci sono state delle signore che ci hanno contattato per contribuire al progetto e ci hanno portato anche i loro abiti. Non solo. La notizia dell’iniziativa è arrivata anche ad un’azienda di abiti da sposa di Perugia e anch’essa ha deciso di aiutarci: un segno che la solidarietà è contagiosa».
Ma come funzione il servizio? Grazie alla collaborazione del Città Fiera, l’Andos Udine ha trasformato uno spazio del centro commerciale in un vero e proprio atelier, in cui sono esposti i vari abiti. Pizzi, paillettes, ricami e tulle, vestiti a sirena o con gonne ampie e principesche: sono già una trentina i vestiti a disposizione e chi li vuole potrà contattare l’associazione (che ha una sede al primo piano) per provare l’abito dei suoi sogni e riceverlo in regalo. L’iniziativa è dedicata a chi effettivamente non può permettersi di acquistarne uno. Per poter usufruire di questo servizio basta presentarsi con ISEE corrente/ordinario non superiore ai 10.000 e le pubblicazioni matrimoniali.
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