Cronaca & Attualità
Motoraduno “Città di Udine”, nel week-end un migliaio di bikers in centro
I centauri hanno raggiunto il Friuli provenendo da ogni parte d’Italia
UDINE – Ci sono tre parole che esprimono il mondo della motocicletta, per l’associazione sportiva dilettantistica motoclub Morena di Udine: turismo e puro divertimento. Ed è stato all’insegna di queste che ha organizzato il quarto raduno nazionale “Città di Udine”, dal 24 al 26 giugno, con chiusura in piazza Primo Maggio dopo un moto-giro tra il centro storico e i quartieri periferici.
A queste tre parole, il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, prendendo parte alla fase conclusiva del motoraduno, ne ha aggiunta una quarta: sicurezza. “Abbiamo visto centauri raggiungere il Friuli provenendo da ogni parte d’Italia – ha affermato il presidente -, ma oltre a far conoscere loro le bellezze della nostra regione, questo appuntamento organizzato dal motoclub Morena fa fare a tutti noi una riflessione dal punto di vista della sicurezza perché i motoraduni fanno aumentare la consapevolezza di come debba essere utilizzata la due ruote”.
“Si tratta senza dubbio di una grande iniziativa di volontariato, perché le persone impegnate nella sua organizzazione e nel suo successo dedicano parte del proprio tempo e delle proprie energie finalizzando il tutto alla promozione del territorio e, ribadisco, della sicurezza su strada, per dare un servizio alla comunità. Credo che questo sia il più bel messaggio di speranza che possiamo registrare da Udine”, ha sottolineato ancora Zanin.
Il consigliere regionale Mauro Di Bert, che già aveva preso parte all’inaugurazione, anche alla chiusura ha voluto rimarcate il volano turistico del motoraduno, importante per l’intera economia regionale e che fa scoprire angoli del compendio fantastici. Parimenti il consigliere regionale Lorenzo Tosolini, che non ha nascosto di avere sempre avio un po’ di timore verso la due ruote, ma ne riconosce la capacità, in questo caso, di richiamare un turismo alternativo per il territorio e ciò rappresenta un beneficio importante.
“Il campionato italiano di mototurismo, riconosciuto dalla Federazione motociclistica italiana (Fmi) che in tutto il Friuli Venezia Giulia lo ha assegnato al motoclub Morena – ha spiegato il suo presidente, Sergio Ammirati – non porta in giro semplici biker, ma turisti. Sono marito e moglie, genitore e figlio, amici, che apprezzano il territorio mentre lo percorrono senza fretta sulla loro fida e inseparabile compagna. E questa è la più significativa differenza con coloro che, invece, prendono parte ad appuntamenti come il più conosciuto e grande motoraduno che si tenga in Fvg, quello di Lignano, dove lo spirito è completamente diverso”.
Si è detto molto orgoglioso, Ammirati, dei risultati dell’evento, “con centinaia di partecipanti e con le attività commerciali e gli alberghi di Udine che hanno segnato un ottimo livello di prenotazioni”. E i complimenti sono arrivati anche dal vicepresidente della Fmi, Rocco Lopardo, che ha ringraziato “le autorità regionali e locali presenti per dimostrare una sensibilità che purtroppo si registra raramente. Eppure l’indotto che queste manifestazioni generano è molto importante ed è fatto di volontariato, passione, aggregazione, valore sociale e voglia di stare insieme. La scorsa settimana il Coni ha firmato un protocollo d’intesa con il ministero del Turismo non ha caso, perché il turismo sportivo è una realtà quindi bene fanno città di Udine e Regione a sostenere iniziative come queste”. Tra coloro che hanno goduto del motoraduno, anche il campione italiano 2020 e vicecampione 2021 Aprilia Sport Production, l’udinese Lorenzo Frasca di soli 16 anni e di cui sentiremo ancora parlare molto, mentre tra gli stand si aggirava un altro friulano che ha già smesso di gareggiare ma non prima di essere 5 volte campione nazionale, Walter Cussigh.
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