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Cronaca & Attualità

Avviata la fase partecipativa per il recupero dell’ex ospedale psichiatrico di Udine

L’assessore Riccardi: “Necessario mantenere la memoria del luogo e salvaguardare alcune delle funzioni già presenti all’interno del parco”

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UDINE – “Dopo gli incontri con il tavolo tecnico deputato alla riqualificazione del comprensorio di via Pozzuolo, sede dell’ex ospedale psichiatrico a Udine, con cui abbiamo condiviso l’avvio del progetto e gli indirizzi generali della riqualificazione, oggi abbiamo voluto incontrare le singole associazioni e le cooperative sociali che insistono nell’area, convinti che il progetto debba avere un’apertura importante in termini di ascolto dei portatori di interesse”. Lo ha riferito il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, durante l’odierna riunione a Udine nella sede del dipartimento di salute mentale a cui hanno partecipato anche il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc), Denis Caporale, e Christina Conti del dipartimento politecnico di ingegneria e architettura dell’Università degli studi di Udine. L’ateneo è stato coinvolto per  disegnare in modo coerente lo sviluppo dell’area.

“L’utilizzo delle risorse pubbliche impone un’analisi costi-benefici complessiva – ha aggiunto Riccardi – ed è ovvio che sebbene l’ascolto sia determinante non potremo accontentare tutte le esigenze che ci verranno rappresentate ma dobbiamo tutti sforzarci per riuscire a trovare il necessario punto di equilibrio fra i diversi interessi che devono essere tutelati”. “In questa fase – ha riferito Riccardi – è necessario mantenere la memoria del luogo e salvaguardare alcune delle funzioni già presenti all’interno del parco. Devono trovare risposta in particolare le esigenze funzionali-sanitarie. Vanno tenute in considerazione queste componenti e nel contempo va restituito alla città e al quartiere uno spazio di assoluto pregio con servizi capaci di dare risposte in termini di sanità territoriale”. “Il progetto non sarà cantierato entro la legislatura – ha proseguito Riccardi – ma auspico si possa raggiungere in questo arco di tempo un’idea definitiva realizzabile”.
ìCome è emerso durante l’incontro, al termine dell’analisi di compatibilità e della sintesi delle esigenze emerse, Asufc procederà ad affidare il progetto di fattibilità tecnico economica che sarà esteso a tutta l’area individuando un primo lotto di intervento attuabile con il finanziamento assegnato dalla Regione.

Il cronoprogramma prevede la predisposizione dei documenti propedeutici alle indagini preliminari nel secondo semestre di quest’anno con possibile affidamento delle gare nel 2023, seguirà poi la redazione del programma tecnico di affidabilità economica per arrivare poi alla progettazione definitiva del 1° lotto possibilmente entro il 2025 con conseguente avvio dei lavori entro il 2027.
Nell’analisi preliminare, fra le strutture Asufc previste nella sede di via Pozzuolo insistono il dipartimento di prevenzione, il centro di formazione aziendale, il centro dei disturbi alimentari, il dipartimento di prevenzione, la clinica psichiatrica, le sedi sindacali e quelle delle associazioni di volontariato e cooperative sociali già presenti. Non ci sarà il trasferimento del distretto.
Ancora da scegliere il tipo di immobile da destinare a specifiche funzioni sia per una questione legata ai vincoli della soprintendenza sia perché verrà effettuata una carta d’identità per singolo edificio che indichi il suo stato di fatto e identifichi la vocazione della struttura a fronte di un progetto complessivo che nel restituire alla cittadinanza degli spazi di condivisione, soddisfi in primis le esigenze funzionali-sanitarie, tenendo conto di alcuni elementi quali sostenibilità, inclusione, salute e benessere e biodiversità.

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