Cronaca & Attualità
Protezione Civile in lutto: celebrati i funerali di Elena Lo Duca
Esequie solenni a Cividale del Friuli della volontaria che ha perso la vita mentre stava bonificando un’area boschiva distrutta da un incendio
CIVIDALE DEL FRIULI – I lavori del Consiglio regionale si sono fermati questa mattina per le esequie solenni di Elena Lo Duca, la volontaria di Protezione civile e poliziotta che ha perso la vita mentre stava bonificando un’area boschiva distrutta da un incendio, nel suo paese, a Prepotto. Presenti al funerale solenne il governatore, Massimiliano Fedriga, e tutta la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, insieme alle massime autorità militari e ai vertici della Protezione civile nazionale, con centinaia di volontari, numerosi sindaci, rappresentanti dei Vigili del fuoco e di tutte le forze dell’ordine.
Nel suo intervento, il governatore ha ringraziato Elena per il suo impegno e la grande dedizione, tutti a favore del prossimo. Lo ha fatto a nome della comunità del Friuli Venezia Giulia che, in passato con il terremoto e poi in questi ultimi anni, ha vissuto periodi drammatici. Il massimo esponente dell’esecutivo ha ricordato che proprio in momenti di così grande difficoltà c’è sempre stato chi, come le donne e gli uomini della Protezione civile, si è messo a disposizione generosamente degli altri.
La dedizione di Elena è stata descritta dal governatore come un esempio che ha reso orgogliosa la nostra regione e il nostro Paese; l’impegno quotidiano che la volontaria di Prepotto ha messo nell’aiutare gli altri, diventa modello internazionale: comunica quello che le comunità del Friuli Venezia Giulia sanno fare nel momento della necessità, con il cuore e in maniera disinteressata.
Elena è stata descritta dal massimo esponente dell’esecutivo regionale come donna forte, molto impegnata nello svolgere il proprio lavoro di poliziotta e di volontaria di Protezione civile: per lei fare volontariato è stata una missione, non qualcosa per impegnare il tempo libero, non un favore verso le persone che conosceva ma un’azione animata da un forte senso di responsabilità e del dovere verso la comunità.
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