Cronaca & Attualità
Al via la raccolta delle mele friulane: quantità e qualità in linea con gli anni passati
Il settore è preoccupato dall’aumento dei costi di produzione
UDINE – Da oggi in Friuli si inizierà a raccogliere le mele. Da una prima analisi la quantità e la qualità, in termini di aromi e di valore zuccherino, sono in linea con quelle degli anni passati. La pigmentazione, invece, appare ridotta a causa delle ridotte escursioni termiche registrate nelle ultime settimane. Ad analizzare le previsioni del raccolto ci pensa Peter Larcher, titolare assieme alla moglie Denise Cicuto dell’innovativa azienda Pomis di Chiasiellis, azienda frutticola di riferimento nel medio Friuli.
“Inizieremo con la varietà precoce, cioè la Gala, per poi proseguire fino all’8 dicembre con quella più tardiva che è la Pink Lady – spiega – quest’annata si caratterizza per una primavera ottimale, senza danni da grandine e con tantissime api presenti per l’impollinazione. Sull’esito finale però molto dipenderà dall’andamento climatico delle prossime settimane, che può ancora influenzare la qualità delle varietà successive”.
Uno dei problemi che diverse aziende melicole friulane stanno ora affrontando è l’abbassamento del livello dell’acqua nei pozzi artesiani, utilizzati per l’irrigazione. In diversi impianti friulani il flusso di acqua si è interrotto e questo rischia di compromettere l’intero raccolto.
Ma un fattore sfavorevole arriva anche dall’andamento del mercato. Infatti, l’annata 2022 si caratterizza anche per l’aumento rilevante dei costi di produzione, che non sempre potranno essere girati sul consumatore finale. Saranno penalizzate quindi le produzioni a minor valore aggiunto. “Le scelte strategiche fatte negli anni passati dalla nostra azienda si rivelano oggi vincenti – conclude Larcher – puntare sulla qualità dei prodotti freschi e dei trasformati, dai succhi agli aceti, tutto con certificazioni sia salutistiche sia di sostenibilità ambientale ci danno degli strumenti determinanti per affrontare fasi storiche come queste”.
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