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Udine bella per 20′, poi Trieste vola in finale al Memorial Pajetta

Lorenzo Pegoraro

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Gaspardo in azione (foto APU)

UDINE – Al Memorial Pajetta, organizzato dall’APU Udine per la 6a volta per ricordare la madre del presidente Pedone, passano in finale, come era lecito aspettarsi, le due formazioni di A1: Venezia e Trieste escono, infatti, vincitrici rispettivamente su Torino (84-63) e Udine (92-72). Gli incontri conclusivi della manifestazione sono in programma sabato al Carnera alle 18.15 (Udine vs Torino) ed alle 20.45 (Venezia vs Trieste).

A dispetto del punteggio finale, in entrambe le semifinali la contesa è stata in sostanziale equilibrio per oltre metà partita. Anzi, nel caso della semifinale dei bianconeri, l’Old Wild West è stata ininterrottamente in vantaggio per i primi due quarti grazie ad un gioco che ha iniziato ad essere fluente in attacco (e con Gaspardo e Sherill in grande vena) ed ad una difesa “assorbente” sugli avversari.

La formazione di Boniciolli lamentava l’assenza del centro titolare Pellegrino (tenuto fuori precauzionalmente) e tale mancanza è pesata forse più di quanto ci si potesse aspettare contro una formazione certamente più fisica, ma non trascendentale, sotto le plance. Il dato di fine secondo quarto sulle carambole arpionate era già illuminante in questo senso: 26 rimbalzi per Trieste e 16 (con 4 di Whelan, miglior rimbalzista) per Udine.

Questo dato potrebbe fare sorgere dei dubbi sugli “americani” dell’APU: Udine si può permettere due stranieri nel reparto guardie? Sherrill ha dimostrato con i giuliani, fin quando ha avuto fiato, di essere giocatore effervescente con un buon tiro dalla distanza (13 punti con 3/7 da tre) ed anche con la capacità di fendere le difese avversarie per lo scarico al compagno. Whelan è un playmaker più classico, capace di vedere il gioco, fornire ottimi assist ai compagni (non sempre raccolti, per la verità), anche se è meno realizzatore. Sappiamo che la società friulana ha tempo fino a lunedì per decidere se confermare o meno quest’ultimo e la decisione non sarà facile, anche se la sensazione è che si opterà per una guardia americana con tanti punti nelle mani.

Il dubbio che si potrebbe insinuare, secondo il nostro modesto avviso, è se Udine abbia forse bisogno di un lungo in più e di un piccolo in meno. Il reparto “piccoli” dei friulani è ampio e vario e, nel ruolo di playmaker, Palumbo dà ottime garanzie e può avere come credibile back-up lo stesso Sherrill ed il supporto di Nobile e Mussini (quest’ultimo come “shooter” un po’ troppo umorale nelle percentuali di realizzazione). Sotto canestro, invece, tolto un Esposito che dimostra di riuscire a “fare legna” anche contro avversari di categoria superiore (10 punti, 8 rimbalzi con Trieste) ci sono giocatori di una certa età (Cusin, Antonutti e Pellegrino sono tutti oltre i 30 anni di età) che potrebbero avere qualche problema ad affrontare avversari veloci e prestare il fianco ad una stagione lunga ed estenuante come quella di A2. Uno straniero in quel reparto potrebbe, perciò, essere il vero tassello mancante della formazione di coach Boniciolli?

Tornando alla partita, dopo i primi due quarti condotti in avanti, Udine si è progressivamente “afflosciata” perdendo in lucidità e concentrazione, mentre Trieste, più avanti nella preparazione precampionato, è rimasta con la testa e con il fisico nella partita approfittando dei tanti errori al tiro e palle perse udinesi. Se nei primi due quarti Trieste era riuscita a rimanere vicina nel punteggio a Udine grazie alle prodezze della guardia americana Bartley (17 punti nei primi 20′ per lui), nella ripresa è stato il playmaker Bossi con assist (7) e punti (17) a colpire i friulani ed a portare avanti i giuliani fino al +20 finale.

NOVITA’ AL CARNERA – Giovedì sera, nella serata dedicata agli sponsor della formazione bianconera tenutasi nella splendida cornice del Ristorante Riviera di Pradamano, è stata illustrata una succosa novità per i tifosi friulani. E’ stato, infatti, rivelato che verrà allestita all’ingresso principale del Carnera una struttura esterna dentro cui verrà allestita l’Area-hospitality, sul modello di quanto già avviene nei principali palasport italiani. La struttura dovrà essere pronta per ottobre quando si terranno le prime gare casalinghe della formazione udinese.

APU OLD WILD WEST UDINE – PALLACANESTRO TRIESTE 2004 72-92 (24-19, 39-39, 56-65)

APU OLD WILD WEST UDINE: Mussini 4 punti, Whelan 10, Palumbo 4, Mian 3, Antonutti 7, Gaspardo 19, Cusin, Fantoma ne, Esposito 10, Nobile 2, Dabo ne, Sherrill 13. All. Matteo Boniciolli.

PALLACANESTRO TRIESTE 2004: Gaines 12, Pacher 7, Bossi 17, Rolli ne, Tonut 2, Deangeli 5, Marcius 2, Fayne 9, Antonio ne, Campogrande 10, Vildera 9, Bartley 19. All. Marco Legovich.

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