Seguici su

Cronaca & Attualità

Legambiente Fvg spiega come risparmiare energia a casa in 6 semplici passi

C’è il rischio di interruzioni delle forniture: per gli ambientalisti tutto questo ci deve spingere a risparmiare da subito anche nelle nostre abitazioni

Avatar

Pubblicato

il

FVG – Gli aumenti in atto delle bollette energetiche, gas ed elettrico, fino a un raddoppio che potremmo subire da ottobre in poi, oltre al rischio di interruzioni delle forniture, ci devono spingere a risparmiare da subito anche nelle nostre abitazioni. Ne è convinto Legambiente Fvg, che sul tema ha stilato un vademecum per alleviare il caro-bollette, gli sprechi, l’inquinamento. 

1. Spegnere luci inutili e utilizzare lampadine a Led
Ogni luce accesa, se non serve, va spenta, e così anche per gli apparecchi elettronici. La tecnologia Led permette un notevole risparmio energetico: a parità di energia consumata produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche “calde” lampadine a filamento. Per ogni stanza o uso della casa c’è una lampadina Led adatta, non serve esagerare in potenza. Durante il giorno è importante sfruttare al massimo la luce del sole.

2. Tagliare i consumi stand-by e usare le ciabatte multipresa
Per ridurre i consumi da standby, dove possibile, si possono disconnettere dalla corrente i dispositivi che si usano poco, usando una multipresa con interruttore per raggruppare computer e periferiche, Tv e accessori (impostare comunque questi dispositivi in funzionalità risparmio energetico), caricabatterie del telefono e altri; in un anno diversi stand-by accesi possono pesare tra il 5% e fino al 10% dei consumi elettrici totali. Infine, non lasciare il caricabatterie del telefono attaccato alla corrente, perché continua a consumare elettricità.

3. Elettrodomestici più efficienti e come usarli
Scegliere elettrodomestici efficienti (e valutarne la sostituzione se sono troppo vecchi (oltre i 15-20 anni) e un loro corretto utilizzo può consentire un importante risparmio annuale in bolletta (e in emissioni di CO2). Si tratta del 50-60% dei consumi elettrici delle abitazioni. Si può anche limitare ed efficientare l’uso degli elettrodomestici energivori (quelli che scaldano) come lavatrice, asciugatrice, scaldabagno, stufette, phon, lavastoviglie, climatizzatore, ferro da stiro, ecc.
Per il forno elettrico (più energivoro di uno a gas) meglio fare una cottura combinata; in caso di nuovo acquisto considerare che quelli con larghezza da 90 cm consumano il 150% in più dei 60 cm; non posizionarlo vicino al frigorifero. Lavatrice: usarla sempre a pieno carico, meglio con temperature basse (30-40 °C), scegliendo il programma eco (una lavatrice in classe A consente un risparmio di energia elettrica del 35% rispetto ad una molto vecchia). Lavastoviglie: da usare a pieno carico e con lavaggio eco anche se è più lungo; possibilmente usare temperature più basse ed escludere l’asciugatura che è molto energivora. Frigorifero: non inserire cibi caldi ed evitare di tenerlo aperto; un frigo ordinato garantisce migliori prestazioni perché circola più aria; se non ha la funzione “no frost”, sbrinare regolarmente il freezer. Inoltre, un frigo di classe A consente un risparmio del 40% in confronto ad uno molto vecchio. Climatizzatori: vanno impostati ad una temperatura non superiore o inferiore ai 6 gradi rispetto a quella dell’ambiente esterno (es. 27 °C d’estate); preferire la modalità deumidificatore e fare la manutenzione periodica; scegliendo ad esempio un modello in classe “A+++” (consigliata la tecnologia inverter) potremo spendere per l’elettricità il 30-40% di meno di quanto spenderemmo con un modello di classe “B”.

4. Ridurre l’utilizzo di acqua calda
Fare il bagno rispetto a fare una doccia di pochi minuti implica un consumo di acqua e di energia 3-4 volte superiore; è importante chiudere l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti tipo balsamo o maschere; un ulteriore risparmio si può ottenere installando frangi-getto o riduttori di flusso su rubinetti e doccette.

5. Risparmiare nella cottura dei cibi
Per chi usa il gas solo in cucina si può considerare l’installazione di un piano cottura a induzione che permette di ridurre i consumi e i tempi di cottura. Alcuni semplici consigli: usare i coperchi sia per far bollire l’acqua sia per cucinare; per una tazza di tè è meglio usare il microonde piuttosto che mettere il bollitore sul fuoco; l’uso combinato di forno a microonde e cucina tradizionale consente di ridurre tempi di cottura e quindi uso di gas. l’uso dellapentola a pressione riduce i tempi e quindi i consumi (ideale per tutte le cotture lunghe).

6. Come risparmiare sul riscaldamento e mantenere il comfort
Riducendo di un grado la temperatura si risparmia circa l’8% della spesa in bolletta. Considerando un consumo di 1.100 metri cubi di gas si trattava mediamente di 120-140 euro all’anno per ogni grado in meno: adesso molto di più.
È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento: una centralina a fasce orarie risolve i problemi. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia). Ma spesso di possono ridurre le durate in giornate più calde.

Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

You must be logged in to post a comment Login

Tu cosa ne pensi?