Economia & Lavoro
Caro bollette, alleanza tra Regione e categorie per superare la crisi
Oltre a utilizzare ogni strumento a sua disposizione per sostenere l’intero tessuto economico e le famiglie, la Regione continuerà ad appoggiare tutti i progetti che puntano sulle alternative e rinnovabili
FVG – È molto forte la preoccupazione per i mesi che abbiamo davanti. In questo momento tutti i dati segnalano un rischio recessione per il continente europeo. Per far fronte all’aumento dei costi energetici, la carenza delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento del gas, è fondamentale che l’Unione europea adotti immediatamente un piano di intervento tampone che metta in gioco importanti risorse pubbliche e che modifichi le regole, oggi inaccettabili, della borsa energetica e del mercato di questo settore a livello nazionale e internazionale. Nel frattempo, oltre a utilizzare ogni strumento a sua disposizione per sostenere l’intero tessuto economico e le famiglie del Friuli Venezia Giulia, la Regione continuerà ad appoggiare tutti i progetti che puntano sulle alternative e rinnovabili. Questo il concetto espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che, insieme agli assessori regionali alle Attività produttive e alla Difesa dell’ambiente, Sergio Bini e Fabio Scoccimarro, ha partecipato a Trieste al tavolo energetico con le categorie economiche convocato dalla Regione.
Il confronto con il tessuto imprenditoriale e industriale è strategico per individuare soluzioni immediate e strutturali che siano condivise. Serve una grande alleanza – ha sottolineato il governatore – per scongiurare la chiusura delle nostre imprese e le gravi ripercussioni occupazionali. Per l’assessore alle Attività produttive stiamo vivendo una fase complicatissima. L’impatto sulle nostre imprese è pesante e trasversale. Come Regione però non siamo certo rimasti fermi – ha ricordato l’esponente della Giunta -. Oltre alla misura extra di 40 milioni di euro che sono stati stanziati in favore del nostro tessuto economico, nell’ultimo assestamento abbiamo messo in campo strumenti finalizzati proprio a favorire la transizione energetica. Questa Amministrazione proseguirà inoltre a favorire l’utilizzo degli strumenti finanziari che possono essere sfruttati dalle imprese, a partire da quelli gestiti da Confidi, Fvg Plus e Friulia. L’assessore alla Difesa dell’ambiente e all’Energia ha annunciato che a breve sarà pubblicato un avviso rivolto agli enti locali del Friuli Venezia Giulia per la costituzione delle comunità energetiche. Per queste finalità, ha spiegato l’esponente della Giunta, in assestamento è stata stanziata una cifra di ben 8,5 milioni di euro. Questa soluzione, attuabile nel breve e medio periodo, garantisce la produzione di energia rinnovabile nel pieno rispetto dell’ambiente. Insieme all’auto consumo può essere la risposta migliore per ridurre le spese delle famiglie e delle imprese.
Il membro dell’Esecutivo ha ricordato inoltre che la Regione sta andando avanti con il processo di trasformazione dell’Ucit, la società che si occupa del controllo degli impianti termici, in Fvg Energia. L’obiettivo è avere una realtà al cento per cento regionale che possa supportare i comuni ma anche lavorare assieme agli operatori del settore per la progettazione e la realizzazione di nuovi impianti di produzione e di energia, sfruttando tutte le opportunità di finanziamento pubblico e privato.
È stato infine sollecitato un ripensamento, partendo dalla Conferenza Stato-Regioni, sul tema della paesaggistica. In una situazione di emergenza come quella attuale, con il sistema produttivo che rischia di essere messo in ginocchio, vanno superate alcune regole che rischiano di danneggiare le nostre aziende.
Hanno preso parte al tavolo odierno i rappresentanti delle Camere di commercio, Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Ures, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Agci, Fiper, Apaf, Secab, A2a, Energiefuture, AcegasApsAmga, Esco Montagna Fvg, Idroelettrica Valcanale, Elettricità Futura, Enel, Anie, Terna e Arera.
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