Cronaca & Attualità
Nuova sede di Cooperativa Edile Appennino (Cea) a Pasian di Prato
Il taglio del nastro alla presenza delle istituzioni regionali e locali e dei rappresentanti di Confcooperative Fvg
PASIAN DI PRATO – Innovare, crescere, guardare al futuro. È nel solco di questi obiettivi che Cea – Cooperativa Edile Appennino, realtà di primo piano nel settore edile, della manutenzione delle reti pubbliche, della gestione e manutenzione di dighe e bacini con quartier generale a Bologna, ha tagliato questa mattina il nastro della propria nuova sede a Pasian di Prato alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, del mondo dell’economia e di Confcooperative Fvg. I 70 dipendenti già operativi sul territorio potranno contare, da oggi, su un moderno punto di riferimento nel cuore produttivo della regione che sarà perno delle strategie di sviluppo nazionale e internazionale di Cea. «Il rinnovamento è nel Dna di Cea – ha commentato il presidente Marco Marchi -: la nostra sede storica si trova a Monghidoro, nell’Appennino bolognese, dove sono ben piantate le nostre radici e da cui provengono tanti nostri dipendenti, ma per rispondere alle esigenze di una realtà in costante espansione come CEA avevamo bisogno di allargare i nostri orizzonti. Abbiamo scelto di puntare su un territorio dinamico, con grande voglia di crescere guardando all’Europa. Non a caso il Friuli Venezia Giulia è la prima regione in Italia per utilizzo dei fondi europei: qui lavoro, spirito di iniziativa e qualità sono sinonimi. Operiamo in questa regione già da 10 anni e abbiamo avuto modo di apprezzare lo spirito di questa terra e la disponibilità delle istituzioni, del mondo di Confcooperative e del tessuto economico a confrontarsi e crescere insieme. Da qui si muoveranno i passi per il nostro futuro, continuando a presidiare con il quartier generale il nostro territorio d’origine quale è Bologna e l’Emilia-Romagna e al contempo intercettando nuove opportunità di sviluppo nel Nord Est del Paese».
«La cooperazione sta dimostrando, ancora una volta, la propria capacità di condurre investimenti significativi anche in un momento economico di incertezza. È un importante segnale di vitalità del movimento cooperativo del Friuli Venezia Giulia, a cui Cea si aggiunge apportando il valore di un’impresa solida e di riconosciuta professionalità”, sono le parole di Daniele Castagnaviz, presidente regionale di Confcooperative». «L’insediamento di Cea nel nostro territorio costituisce un motivo di soddisfazione ma soprattutto di speranza di ulteriore sviluppo – commenta il sindaco di Pasian di Prato, Andrea Pozzo -: ogni attività economica che si stanzia sul territorio genera a sua volta altra economia. Cooperativa Edile Appennino è un’impresa forte e strutturata, ad alto contenuto tecnologico e molto orientata verso transizione ecologica, e quindi il valore aggiunto è ancora maggiore. Insieme alla Idealservice e unitamente alle altre aziende produttive già in attività, con la Cena Pasian di Prato diventa ancora di più un territorio ad alto indice di occupazione, di cooperazione di strategie industriali, di orientamento al futuro, con particolare attenzione a quello green».
Per la cooperativa edile il legame con il Friuli Venezia Giulia si è radicato nel tempo: «Con la nuova sede consolidiamo una presenza di lungo corso in regione – spiega il direttore generale di Cea, Fabrizio Salomoni -: negli ultimi dieci anni Cea ha infatti collaborato, fra le altre, con Irisacqua per la realizzazione di nuove reti fognarie a Gorizia, con il Cafc per il primo lotto dell’ampliamento del depuratore di Lignano Sabbiadoro, con Acegas e con Poste Italiane per la manutenzione a livello regionale. A oggi, 70 dei nostri 450 dipendenti sono impegnati stabilmente in Friuli-Venezia Giulia ma stiamo pianificando un’ulteriore espansione delle nostre attività sia sul fronte del mercato regionale che a livello nazionale ed europeo. Inoltre è allo studio un progetto per gli istituti scolastici: vorremmo incontrare gli studenti riallacciare quel rapporto fra istruzione e mondo del lavoro che, nel tempo, si è perduto».
Queste le parole dell’assessore regionale Sergio Bini, anche lui presente al taglio del nastro. «Se una azienda che è nata nella terra della cooperazione qual è l’Emilia Romagna decide di trasferire la sua sede legale in Friuli Venezia Giulia vuol dire che la nostra regione sta diventando sempre più attrattiva per nuove imprese. Questo segnale ci dice che ci stiamo muovendo nella giusta direzione, creando quel substrato in grado di far attecchire nuove realtà e che porta con se più occupazione e più benessere. Compito delle istituzioni – ha detto Bini – deve essere quello di supportare il mondo economico, affinché sia in grado di creare nuovi posti di lavoro e quindi ricchezza. In questi anni, soprattutto in quelli più difficili della pandemia, abbiamo cercato di aprire sempre più le porte ai nuovi investitori che hanno deciso di scommettere sul Friuli Venezia Giulia per avviare la propria attività imprenditoriale, e allo stesso modo abbiamo cercato di sostenere quanti hanno voluto spostare la loro sede in questa Regione. La Cea è l’esempio emblematico dei risultati che questo cambio di passo sta portando».
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